Monza-Ternana, le pagelle

IANNARILLI 7 Prestazione impeccabile, con un paio di prodezze tra i pali nel primo tempo (su Mazzitelli e su Pedro Pereira) e con una con tempestiva uscita bassa nel secondo tempo (tra i piedi di D’Alessandro). Si arrende soltanto al destro imprendibile di Mota Carvalho, un autentico “missile” terminato dentro dopo aver toccato la parte inferiore della traversa.

BOBEN 6 Sufficienza piena, con qualche buon “anticipo alto” ma con un pizzico di inevitabile sofferenza quando (nel primo tempo) deve coprire le spalle a Defendi sulle frequenti scorribande di Carlos Augusto e sugli insidiosi “raddoppi” di Mazzitelli. Fatica (vedi sopra) come “braccetto destro” nella retroguardia a tre, se la cava meglio come centrale nella retroguardia a quattro e nel complesso “tiene botta”, anche se nel finale scivola su una ripartenza della compagine biancorossa terminata con un diagonale di poco a lato.

SORENSEN 6,5 Sfodera una buona prestazione, caratterizzata da chiusure efficaci, duelli aerei vinti e discreta padronanza nel giro-palla. Irriconoscibile (in positivo) rispetto al marcatore lento e macchinoso spesso in difficoltà contro Reggina e Pisa. Positivo sia nella prima frazione come centrale nella difesa a tre sia nella seconda col ritorno alla retroguardia a quattro, dapprima accanto a Capuano e poi in coppia con Boben. Con i decimali sfiorerebbe il 7.

CAPUANO 6 Merita un’ampia sufficienza poiché sebbene in evidente ritardo di condizione (del resto si allena col gruppo soltanto da un paio di settimane) difende a testa alta e con le “letture giuste” (da difensore di razza). Piazza qualche buon anticipo e non commette errori particolari (tranne in occasione di una “palla regalata” a Colpani dopo una efficace chiusura su Pedro Pereira nel cuore del primo tempo). Bene (o forse “benino”) fino all’intervallo come “braccetto sinistro” del pacchetto arretrato a tre e in avvio di ripresa come marcatore di sinistra accanto a Sorensen, poi viene sostituito per esigenze tattiche (e per evitare possibili cali di rendimento col passare dei minuti). 

DEFENDI 6 Sufficienza risicata. Disputa il primo tempo come quarto di centrocampo a destra nel 3-4-2-1, con la ovvia necessità di “alzarsi” spesso su Carlos Augusto, “lasciandosi molto campo” alle spalle e costringendo dunque Boben a frequenti “diagonali lunghe”. In ogni caso fa registrare più ombre (vedi il tocco maldestro di destro su cross di Donati col quale libera involontariamente al tiro Gytkjaer a pochi passi dalla porta, con successivo tap-in del centravanti danese di poco a lato) che luci (vedi il cross sfruttato da Pettinari ma effettuato in posizione di off-side prontamente rilevata dal V.A.R.). Nella ripresa migliora come tutta la squadra, opportunamente ridisegnata in corsa da mister Lucarelli col 4-3-3. E infatti se la cava sia come mezzala sia come terzino, offrendo un potenziale assist a Partipilo (tiro dal limite di poco alto) e sfiorando la traversa a sua volta con un violento destro dalla distanza.   

PROIETTI 5,5 Male nel primo tempo, dove appare spesso in difficoltà sulle “seconde palle”, poco incisivo in interdizione e impreciso in impostazione. Cresce nella ripresa col passaggio alla mediana a tre, giostrando come play-maker centrale tra Defendi (poi Agazzi) e Palumbo.AGAZZI 6 Sufficienza davvero stentata, raggiunta a fatica e solo grazie ad una maggiore precisione (o meglio ad una minore imprecisione) nei passaggi rispetto a Proietti. Proprio come il compagno di reparto gioca sotto ritmo fino all’intervallo mentre migliora nel secondo tempo, agendo come interno destro del centrocampo a tre che di fatto rivitalizza la Ternana. Ordinato ma “scolastico”, spesso in affanno nella prima frazione quando deve allargarsi su Colpani scalando spesso in ritardo.

MARTELLA 6,5 Come Capuano non è al top (peraltro lavora agli ordini di mister Lucarelli da un mese). Come lui se la cava dignitosamente (anzi pure meglio) spingendo con discreta continuità, sia come quarto di centrocampo a sinistra nel 3-4-2-1 sia come “laterale mancino basso” nel 4-3-3. Nel primo tempo chiama alla corta respinta Di Gregorio con un tiro-cross, nel secondo tempo scodella in area un paio di traversoni interessanti, su uno dei quali Pettinari non trova lo specchio di testa. 

FALLETTI 5,5Generoso ma poco incisivo, sia come mezza punta sul centro-destra nel 3-4-2-1 della prima frazione sia come attaccante esterno nel 4-3-3 della ripresa. Nessun tiro nello specchio della porta avversaria, nessun passaggio illuminante, pochi dribbling riusciti. Prova incolore malgrado la buona volontà. 

PARTIPILO 5,5Ottimo per atteggiamento, insufficiente per rendimento in quanto ancora lontano dalla condizione fisica ottimale (a cause del lungo stop legato alla frattura della clavicola destra rimediata in amichevole contro la Roma a metà luglio). Corre molto ma non “salta” quasi mai l’uomo. In avvio di ripresa sfiora la traversa con un sinistro dal limite, poi cala vistosamente fino all’inevitabile sostituzione. 

PETTINARI 6,5 Ciack, “buona la prima” (vedi prima gara da titolare dopo 5 subentri consecutivi, in Coppa Italia contro Avellino e Bologna e in campionato contro Brescia, Reggina e Pisa). Fino all’intervallo appare poco assistito da Partipilo e Falletti, che lo lasciano completamente isolato in avanti nella morsa dei difensori avversari. Tuttavia cerca di “far salire” la squadra, sciorinando giocate di alta scuola e correndo come un forsennato, mentre chiama (spesso invano) i compagni al “pressing alto”. Inoltre sfrutta l’unica palla giocabile ricevuta segnando (con un destro al volo) su cross di Defendi (ma il V.A.R. induce l’arbitro ad annullare per la posizione irregolare del capitano). Lascia il campo dopo un’ora, subito dopo aver sfiorato la traversa con un colpo di testa “in avvitamento” su cross di Martella.
Subentrati

10 s.t. palumbo 7 subentra con “l’argento vivo addosso” e cambia la partita, garantendo alla manovra fantasia e qualità, grinta e determinazione. Risulta decisivo nella rete del pareggio in quanto “pesca” con un preciso lancio di 30 metri Donnarumma, che poi serve di piatto Capone. Irrinunciabile per la sua classe superiore.

17 s.t. capone 7 ispirato, mobile e vivace, dunque positivo anche al di là del gol (destro “chirurgico” a fil di palo dopo appoggio di petto di Donnarumma) col quale regala alle Fere il primo punto stagionale. 

17 s.t. mazzocchi 5,5 dinamico e reattivo, però fallisce una grossa occasione con un colpo di testa a lato da distanza ravvicinata. 

28 s.t. koutsoupias 6 subentra col piglio giusto, forse nei minuti iniziali fatica a trovare la posizione ma poi “si fa sentire”, pressando costantemente i centrocampisti avversari e servendo Palumbo prima del lancio su Donnarumma in occasione della rete del pareggio di Capone.

28 s.t. donnarumma 6,5 subentra con grande voglia, non si libera mai al tiro ma allo scadere serve di petto Capone con un gesto tecnico solo in apparenza banale e comunque decisivo ai fini del risultato finale.

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