Ternana, è il momento di accelerare!
Oltre all’allenatore urge formare un gruppo di calciatori in grado di riscattare l’amarezza della retrocessione
Da via della Bardesca si attendono notizie che possano chiarire quelli che sono i programmi per l’ormai prossima stagione agonistica ora che l’organigramma dirigenziale è ormai composto con Nicola Guida, presidente, Diego Foresti, Giuseppe D’Aniello e Stefano Capozucca nei loro rispettivi ruoli e che dovrebbero garantire una gestione efficiente garantendo un futuro senza dubbi ed incertezze. Al momento, però, oltre alla presentazione dell’allenatore, Ignazio Abate, non si registrano novità per quanto concerne la composizione della rosa da mettere a disposizione dell’ex tecnico del Milan Under 23.
E mancano solo 12 giorni al raduno fissato per il 14 luglio e crediamo sia il caso di accelerare i tempi per iniziare la stagione nel modo giusto. Crediamo anche che non bastino solo i propositi di fare una squadra competitiva serve farla e, quindi, adoperarsi e mettere in condizione chi di dovere di iniziare il difficile lavoro di assemblaggio di una formazione che sia in grado di allontanare quella delusione figlia della scellerata serata del Liberati del 23 maggio ’24. E crediamo, anche, che occorrano risorse adeguate per farlo. Il presidente Nicola Guida anche nella presentazione di Ignazio Abate ha parlato della ricerca di nuovi soci in grado di apportare risorse preziose per la Ternana e per il progetto Stadio-clinica e sarebbe opportuno che si ufficializzasse a che punto sono le trattative e la possibilità che le stesse possano concretizzarsi.
Al momento le certezze sono lo staff tecnico, il luogo del ritiro, San Gemini, un paio di amichevoli pre-campionato, il 21 con il Sangemini, e il 2 agosto con l’Olympiakos, in allestimento anche un match amichevole al Liberati con una squadra di serie A che potrebbe garantire un ottimo incasso, e l’inserimento nel girone B della serie C. Troppo poco! C’è l’esigenza di accelerare perchè una partenza attardata non sarebbe in grado di far dimenticare alla piazza la delusione provata per la retrocessione.