Ternana, anche l’Associazione consumatori “Codici” prende posizione sul rigore concesso contro le fere!

Il clamore suscitato dalla errata decisione dell’arbitro Tremolada e dai componenti del team che lo avrebbe dovuto assistere, Var e AVar compresi rappresentati, rispettivamente, da Miele e da Valeri, sulla concessione del rigore al Sud Tirol, non accenna, e meno male, ad attenuarsi e soprattutto stimola la discussione su come deve essere utilizzato il var per aiutare e non per aumentare l’incertezza di valutazione in alcune situazioni di gioco. Nelle ultime ore anche l’associazione di consumatori ” Codici, ha assunto la propria posizione con una missiva indirizzata al Coni, all’Aia, alla FIGC, alla lega di B in cui esplicita alcuni concetti derivanti dall’errata decisione arbitrale e dal mancato intervento del Var precisando che la lettera “non ha per oggetto un episodio dubbio o legittimamente valutabile ma un’azione di gioco di chiarezza adamantina e di facile lettura. Quanto accaduto a Terni non rappresenta un caso isolato. D’altro canto l’intera collettività dei consumatori è portatrice di interesse diretto”.

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La lettera, poi, chiarisce gli interessi dei consumatori che Codici intende tutelare.

L’interesse della collettività dei consumatori è qualificabile in termine di diritto e fa da diretto contraltare a un vostro speculare obbligo poiché i consumatori scommettono sull’andamento degli incontri di calcio e spendono in abbonamenti con le società cui affidate i diritti televisivi e da cui traete linfa vitale per voi e per le società di calcio. L’arbitro di video-assistenza (VAR) è stato introdotto per evitare gli errori umani, inevitabili, il ripetersi di episodi come quello di Terni, chiaro e non interpretabile, amplifica piuttosto che ridurre l’attentato al dovere di trasparenza nei confronti dei consumatori. In tali casi, infatti, l’errore non è concepibile e resta il danno a una delle compagini  e dunque, per quanto interessa a questa associazione, di attentare il diritto dei consumatori all’erogazione di servizi secondo standard di qualità, di efficienza e di trasparenza. Attentato,  che in quanto non riconducibile a errore, legittima questa associazione di intervenire a tutela dei consumatori onde rivendicare i propri diritti ed, eventualmente, ad agire con gli strumenti a propria disposizione (come ad esempio la class action)”.

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