Serie B sì, ma con stadi da Serie A


In questi giorni si discute molto a Terni sull’iter che sta seguendo il progetto del nuovo stadio rossoverde associato alla nuova clinica. Si parla di prestigio con molti pareri favorevoli e pochissimi contrari.
La Ternana, in ogni caso, un suo stadio con un buon fascino lo ha già, come, peraltro, ribadito anche da Gigi Buffon in un’intervista precampionato l’anno scorso.
Quest’anno la serie B sarà disputata da molte società blasonate con stadi favolosi, che col palcoscenico cadetto c’entrano poco e niente.
Partiamo dal San Nicola di Bari, progettato dal famoso architetto Renzo Piano, in grado di ospitare fino a 58.270 tifosi, che lo pone in testa alla speciale classifica legata alla capienza degli stati di serie B. Al secondo posto il Renzo Barbera di Palermo, che, al ritorno in cadetteria dei rosanero, potrà ospitare fino a 36.365 tifosi.Per non parlare del Luigi Ferraris di Genova, da sempre abituato ad ospitare gare di Serie A, con la sua capienza da 34.901. A seguire il Curi di Perugia, il Granillo di Reggio Calabria, il San Vito di Cosenza e il Tardini di Parma.
Tutte le altre società consentono, comunque, dai 10.000 tifosi in sù escluse le piazze di Pisa e Cittadella con il Liberati di Terni che può ospitare circa 16.000 tifosi.
All’ultimo posto in questa speciale classifica si pone il Druso di Bolzano, che ospiterà fino a 5.500 tifosi per le partite del Sudtirol.
Sicuramente, tra inagibilità di alcuni settori, distanze legate al covid e altri problemi legati alle singole strutture, vedremo meno tifosi rispetto ai dati sopra riportati, ma una cosa è certa ovvero il prossimo anno i tifosi che andranno in trasferta, si potranno godere le imprese dei propri beniamini all’interno di stadi storici, che nel recente passato, hanno ospitato eventi ben più importanti di quelli di un campionato cadetto.

Samuele Manni

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