Terremoto Sinner, ufficiale il nuovo stop: tifosi in lacrime | Stavolta la decisione dall’alto è definitiva

Lo spettacolo ricomincia: Jannik Sinner torna ad allenarsi ufficialmente in vista del ritorno in campo. Circola però una voce inquietante

Il pubblico è andato in visibilio. È bastato rivedere Jannik Sinner allenarsi con la palla in mano e la racchetta sotto il braccio per scatenare l’entusiasmo dei milioni di fan del tennista italiano numero uno del Ranking mondiale.

Il fuoriclasse altoatesino ha subito sfruttato la fine delle restrizioni agli allenamenti imposte dalla squalifica sancita dall’accordo con la WADA sul caso Clostebol per tornare in campo finalmente alla luce del sole.

Sinner, il cui ultimo torneo disputato risale al gennaio scorso, ha scelto i campi in terra rossa presenti in abbondanza dalle parti della Costa Azzurra per riprendere la preparazione a pieno regime.

Del resto al suo ritorno all’attività agonistica il tennista di San Candido troverà ad accoglierlo proprio la terra battuta, la superficie sui cui da sempre fatica di più. Se su sintetico e cemento Sinner non ha rivali, il rosso è ad oggi il suo tallone d’Achille.

Jannik Sinner, un misto di sollievo e delusione: tutti i dettagli

Per riprendere gli allenamenti l’atleta azzurro ha scelto i campi di Beaulieu-sur-Mer, un paese della Francia senza limitazioni riguardanti i circoli o gli sparring partner. Ricordiamo infatti che il 13 aprile finiva il divieto per il numero uno di non allenarsi in strutture affiliate o con giocatori professionisti.

Nella giornata di giovedì, approfittando di una pausa dalla pioggia che in questi giorni scende copiosa un po’ ovunque, Sinner è sceso di nuovo in campo davanti agli occhi di fan entusiasti e parecchi curiosi. Lo ha fatto appunto sulla terra rossa, in vista del rientro in tornei ufficiali: il 4 maggio finisce lo stop, il 7 sarà la prima testa di serie del tabellone degli Internazionali d’Italia.

Sinner, Roma già freme: entusiasmo alle stelle

Il campione altoatesino è apparso sereno ma con un’espressione non proprio entusiasta dipinta sul volto: del resto prima di giocare una partita vera dovrà attendere ancora quasi tre settimane, un periodo piuttosto lungo.

La squalifica del resto non è stata una passeggiata, Sinner si sente ancora oggi vittima di un’ingiustizia. E in fondo è proprio così: è rimasto fermo tre mesi pur non avendo commesso alcun tipo di violazione. Affrontare il processo sportivo davanti al TAS rappresentava un rischio che è stato meglio non correre.