Scommesse in Serie A, sparisce uno dei coinvolti: contattato “Chi l’ha visto?” | Al campo non si trova più

Nicolò Fagioli, centrocampista Fiorentina, resta il protagonista numero uno del secondo filone sulle scommesse/LAPRESSE-ternanatime.com
Fa ancora discutere il secondo filone riguardante il caso scommesse, con un calciatore coinvolto che non si vede più in campo.
Come un fulmine a ciel sereno, proprio in un momento in cui i diretti interessati stavano tornando a respirare e a far vedere tutto il proprio valore sul campo, è tornata la mannaia del caso scommesse, con un secondo filone che vede nuovamente protagonisti gli italiani Nicolò Fagioli e Sandro Tonali.
I due sono già stati al centro di infinite polemiche circa un anno e mezzo fa e sono stati colpiti dalla giustizia sportiva con una lunga squalifica che li ha tenuti lontani dai campi di calcio per tutta la scorsa stagione. All’epoca dei fatti, però, le accuse erano pesanti, sia dal punto di vista sportivo che sotto quello giudiziario.
Ora, in questa nuova inchiesta, con le intercettazioni sbattute in prima pagina su tutti i principali siti e quotidiani di approfondimento sportivo, ci sarebbero al centro del caso soltanto comportamenti eticamente poco professionali e discutibili, ma non reati veri e propri.
Si parla infatti di poker online e di scommesse e tavoli da gioco aperti su siti illegali, ma soprattutto del convincimento, operato da Fagioli e Tonali, su compagni di squadra e colleghi, per farli iscrivere a questi circuiti. Comportamenti di certo da stigmatizzare, ma che non rappresentano un reato in nessun caso.
Caso scommesse, altri nomi coinvolti nell’inchiesta
Nel frattempo, però, sono usciti tanti altri nomi di colleghi ed ex compagni di squadra dei due centrocampisti italiani, che avrebbero prestato soldi ai due o si sarebbero iscritti a questi siti illegali, convinti da Fagioli e Tonali. Molti di loro avrebbero giocato e perso enormi quantità di denaro in poco tempo.
Dall’inchiesta sono usciti fuori i nomi dei vari Bellanova, Florenzi, Perin, Di Maria, Paredes, Ricci, Bonaiuto, Cancellieri, Zaniolo, McKennie e altri ancora. Il secondo portiere della Juventus, in particolare, secondo le intercettazioni emerse e le indagini della Procura di Milano che si è occupata del secondo filone dell’inchiesta, avrebbe finanziato le giocate di Fagioli, suo ex compagno di squadra.

Perin, dalle intercettazioni all’infortunio
Secondo quanto raccolto, infatti, Perin avrebbe anche “lasciato nell’armadietto di Fagioli euro 1.500”, mentre l’ulteriore “somma di 10.500 euro” l’avrebbe bonificata allo stesso centrocampista, all’epoca anche lui bianconero. Questo raccolto dalle intercettazioni in cui emerge anche che il portiere avrebbe proposto “di chiedere di giocare anche a Buonaiuto”, calciatore ex della Cremonese e ora al Padova.
Nel frattempo, proprio Mattia Perin, in stagione più volte impiegato dall’ex tecnico della Juventus, Thiago Motta, al posto di Di Gregorio, è ai box per un infortunio che lo ha già costretto a saltare i match di campionato contro Roma e Lecce. Un fastidio muscolare che lo mette in dubbio anche per la gara di lunedì sera che il club bianconero giocherà al Tardini contro il Parma.