Ok, non giochiamo più: TENNIS IN SCIOPERO | Slitta il rientro di Sinner

Jannik Sinner sta per tornare in campo - Ansa - Ternanatime.com
Si avvicina a grandi passi il ritorno in campo di Jannik Sinner. C’è qualcosa però che potrebbe ritardare il tanto atteso momento
Le grandi manovre sono già iniziate: tra poco più di una settimana Jannik Sinner potrà tornare a svolgere allenamenti ufficiali, su un campo che ospita tornei Atp e con sparring partner riconosciuti dalla Federazione internazionale.
Proprio in questi giorni l’intero staff del numero uno del tennis mondiale è tornato a riunirsi dopo qualche settimana di stop. Del resto i tre mesi di squalifica frutto dell’accordo trovato con la WADA per il caso doping stanno per scadere.
Il primo torneo al quale il fuoriclasse altoatesino potrà prendere parte sono proprio gli Internazionali d’Italia: a partire dal 7 maggio il Foro Italico di Roma celebrerà il grande ritorno dello sportivo più amato del Bel Paese.
Sinner sfrutterà il torno romano come rodaggio di alto livello in vista del grande appuntamento di Parigi: il Roland Garros, secondo Grande Slam della stagione, può diventare fin da subito un obiettivo concreto, un traguardo ampiamente alla portata di Sinner.
Tennis in sciopero, la protesta è clamorosa: Sinner incredulo
Ammesso e non concesso che gli Open di Francia vadano in scena regolarmente. In base a una notizia riportata da un quotidiano di prestigio come ‘L’Equipe‘, un gruppo di tennisti e tenniste che occupano i primi posti delle classifiche mondiali avrebbe spedito una lettere ai quattro tornei del Grande Slam – Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open – in cui si richiede un corposo aumento del montepremi.
Ad oggi non è dato conoscere i nomi dei firmatari della missiva spedita direttamente agli organizzatori degli Slam ma quello che più conta sono i contenuti della richiesta. In buona sostanza i tennisti vogliono guadagnare di più, ottenendo una percentuale più cospicua dei profitti dei quattro tornei più importanti.

Il mondo del tennis è in subbuglio
In effetti i numeri danno ragione ai campioni della racchetta: del montepremi complessivo dei quattro Slam nelle tasche dei tennisti finisce appena il 15%. Una percentuale irrisoria se si pensa che degli introiti complessivi dell’NBA i campioni del basket americano prendono la metà, dunque il 50%.
Difficile immaginare quale piega prenderà questa vicenda. Non è un caso però che giungano voci in merito a un possibile sciopero dei tennisti proprio in occasione del Roland Garros. Un’ipotesi per ora, niente di più. Ma se davvero tutto si concretizzasse per Jannik Sinner si tratterebbe di una beffa con la B maiuscola.