DERBY, UN PERUGIA ATTENTO, ACCORTO FRENA LE VELLEITÀ DELLA TERNANA
Un derby con una bella cornice di pubblico ma con poche emozioni.

La coreografia dei Distinti B
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È inutile negarlo, ci aspettavamo di più dalla Ternana nel derby pareggiato in un Liberati con i suoi quasi 11.000 tifosi paganti sugli spalti. Un derby che sul versante della Ternana lo si può dividere in tre parti: quello del primo tempo, dei primi 25 minuti del secondo tempo e quello degli ultimi 20 minuti. Andiamo a scendere nei particolari in ordine di accadimento. Il primo tempo, letteralmente dominato dai rossoverdi con il Perugia che ha imbastito una sola azione pericolosa nel primo minuto di recupero con il palo colpito da Montevago. La Ternana ha creato un paio di situazioni di pericolo ma senza essere concreta difettando, a nostro avviso, in intensità e convinzione in quelle che erano le proprie azioni offensive. E non era la solita Ternana aggressiva, intensa che basava soprattutto la sua azione sulla sinistra contando prevalentemente sugli interscambi Cicerelli-Tito trovando, però, una difesa attenta, grintosa anche oltre il limite, e raramente in difficoltà. Insomma, una Ternana che mancava di imprevedibilità.
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E veniamo ai primi 20/25 minuti della ripresa in cui il Perugia si è scrollato di dosso la paura ed ha iniziato con un altro piglio presidiando, cosa mai avvenuta nel primo tempo, la metà campo rossoverde senza, però, creare pericoli veri a Vannucchi. E veniamo alla terza ed ultima parte del match dove la Ternana ha cambiato atteggiamento con l’inserimento di forze fresche, preferendo il lancio in profondità al giro palla che non aveva dato esito positivo perché il Perugia non si scomponeva e non lasciava spazi liberi per gli inserimenti dei rossoverdi. Ed è in questi ultimi 15/20 minuti che si è vista la Ternana versione derby: più aggressiva, più intensa, con una maggiore presenza in area dei grifoni ed è proprio in questa fase che si sono create le occasioni più ghiotte per vìolare la porta di Gemello.
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Protagonista nel crearle è stato Alexis Ferrante, entrato particolarmente bene in partita, e particolarmente sfortunato con la traversa colpita e con una strepitosa parata di istinto di Gemello. Avrebbe meritato la soddisfazione del gol, Alexis, per lo spirito battagliero e per aver invocato l’incoraggiamento dei tifosi per la delicatissima fase finale che, purtroppo, non ha prodotto risultati favorevoli per le Fere. Inevitabile lo 0-0 ed inevitabili le critiche di fine partita da parte di alcuni tifosi verso il tecnico Abate che, però, non possiamo e non dobbiamo trascurare e dimenticare che alcuni primati di questo campionato sono frutto del suo lavoro, delle sue intuizioni e delle prestazioni dei giocatori.
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