Follia dei tifosi, sul campo è caduto di tutto: ”Colpito l’arbitro” | Società penalizzata

Un arbitro di calcio di Serie A/FACEBOOK-ternanatime.com

Ancora disordini su un campo di calcio. I tifosi scatenano la loro rabbia, ma a pagare sono la società e la squadra.
Negli stadi italiani, europei e del Mondo, da sempre purtroppo, le società di calcio sono spesso ostaggio di alcuni gruppi di tifosi che, con i loro atteggiamenti, spesso arrivano a condizionare le partite e le stagioni di alcuni club, o addirittura possono barattare la loro buona condotta con vantaggi da negoziare con le varie proprietà.
Negli ultimi tempi, soprattutto in Italia, si è assistito a partite interrotte a causa di intemperanze comportamentali da parte di gruppi di tifosi. Soltanto lo scorso anno, ad esempio, in Serie A, Mike Maignan, portiere del Milan, decise di abbandonare il campo a causa di alcuni ululati razzisti che i tifosi dell’Udinese gli stavano rivolgendo.
La partita è poi ripresa, ma l’episodio fece il giro del Mondo. La stagione precedente, invece, la polemica scoppiò per alcuni fischi e ululati all’indirizzo di Romelu Lukaku che, con la maglia dell’Inter, subì questi deprecabili gesti all’Allianz Stadium di Torino. In entrambi i casi si è deciso di chiudere le due curve e penalizzare quindi le società.
L’episodio più clamoroso in Italia, però, resta quello del derby di Champions League tra Milan e Inter del 2005, con i tifosi nerazzurri che lanciarono petardi in campo a causa della frustrazione per l’andamento della partita e della qualificazione. Un petardo colpì il portiere rossonero Dida e la partita fu sospesa. Ai milanisti fu assegnato la vittoria a tavolino per 0-3 e lo San Siro fu squalificato per tre turni europei interisti.
Società penalizzata, ecco quanto deciso dal Giudice Sportivo
Ha dell’incredibile, invece, quanto successo qualche domenica fa sul campo della Narnese, club di eccellenza umbra, durante una partita, poi vinta per 3-2, contro l’Ellera. I tifosi di casa, infatti, si sarebbero dilettati con un lancio di panini, acqua e ossa di bistecche in campo e indirizzato ai calciatori ospiti e a un assistente dell’arbitro. Questo avveniva al rientro delle due squadre e della terna arbitrale nello spogliatoio.
Ecco quello che si legge nel dispositivo emesso dal Giudice Sportivo: “Al rientro nello spogliatoio che si trova sotto la tribuna dei tifosi della Narnese, venivano lanciati oggetti nei confronti dei giocatori della squadra ospitata (tra cui bottiglie di plastica con acqua, bistecche, ossa delle stesse, panini) colpendo anche l’assistente e provocandogli dolore”.

Disordini in campo, ecco la sentenza
Giudice sportivo che, a causa di questi disordini, ha deciso di comminare una multa di 1.500 euro alla società della Narnese e di farle disputare due partite casalinghe del campionato di eccellenza a porte chiuse. Decisione dura che è stata presa anche in considerazione del fatto che si tratta di una recidiva che riguarda gli stessi tifosi.
La Narnese è quinta nel Campionato di Eccellenza umbra, con cinque punti di distacco dalla prima in classifica. Si sta giocando l’accesso ai playoff e questa sentenza potrebbe rivelarsi decisiva, in negativo, per il finale di stagione della squadra.