La Juve, la Fiorentina e il rapimento | “Lo volevano azzoppare”: salvato da suo padre

La Juve, la Fiorentina e il rapimento | “Lo volevano azzoppare”: salvato da suo padre

L'ex giocatore della Juventus - Foto Instagram - Ternanatime.com

L'ex giocatore della Juventus - Foto Instagram - Ternanatime.com
L’ex giocatore della Juventus – Foto Instagram – Ternanatime.com

Il racconto terribile del rapimento, prima di trasferirsi in Italia ha rischiato la propria pelle, a salvarlo è stato il padre

La Fiorentina e la Juventus sono animate da una delle più accese rivalità del calcio italiano. Ad inasprire i rapporti tra le due tifoserie sono state operazioni di mercato che sono state contestate, a partire da quella che portò Roberto Baggio a trasferirsi a Torino, dopo essere divenuto idolo della curva Fiesole.

Nell’ultimo decennio sono altri i giocatori di livello della rosa dei toscani che hanno proseguito la loro carriera tra le fila dei bianconeri, da Federico Bernardeschi e Chiesa fino a Dusan Vlahovic e Nico Gonzalez.

Le due compagini sono attualmente in corsa per il quarto posto, con gli uomini guidati da Thiago Motta che hanno un vantaggio di sette lunghezze ma con undici partite ancora da disputare tutto è possibile, visto che ci sono altre squadre coinvolte per partecipare alle prossime competizioni europee.

Juventus e Fiorentina che hanno cercato di mettere sotto contratto un centravanti che era stato protagonista con la maglia del Manchester United, negli ultimi anni dell’era Ferguson, segnando reti pesanti che hanno aiutato i Red Devils a restare ai vertici del calcio inglese.

Il bomber è stato rapito dalla mafia, attimi di panico per lui

Nella stessa sessione di mercato sono state vicine a ingaggiarlo ma lui ha poi preferito restare in Premier League. Lui è Dimitar Berbatov che, nel libro autobiografico, ha raccontato un episodio che è stato poi riportato da diverse testate britanniche.

Prima di trasferirsi in Bundesliga al Leverkusen, si è messo in mostra in patria con il Cska Sofia. Durante quella parentesi, è stato rapito per ordine del capo della mafia bulgara, Georgi Iliev, che voleva costringerlo a farlo firmare per il suo club, il Levski Kjustendil.

Berbatov festeggia una rete segnata con la maglia del Manchester United - Foto Instagram - Ternanatime.com
Berbatov festeggia una rete segnata con la maglia del Manchester United – Foto Instagram – Ternanatime.com

Erano disposti a tutti pur di costringerlo a firmare per la loro squadra

L’attaccante, all’epoca 18enne, fu prelevato con una scusa da tre scagnozzi del boss e portato al suo cospetto. Prima di salire in macchina, Berbatov sarebbe riuscito ad avvisare il padre e l’uomo si sarebbe precipitato in suo aiuto, mentre la madre ha chiamato il presidente del Cska per raccontargli del rapimento.

E proprio il patron del club avrebbe intimato a Iliev di lasciare stare il ragazzo. Un amico di Berbatov ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, riportate a saporedicalcio.it:  “Quella era gente senza scrupoli e disposta persino ad azzoppare Dimitar piuttosto che vederlo giocare per qualche altra squadra rivale. La sua carriera sarebbe potuta finire allora“.