Calci, pugni e schiaffi: 17 giornate di squalifica | Arbitro costretto a sospendere la gara

Una rissa è scoppiata nell’ultimo turno di campionato, la gara è stata sospeso, la squalifica è da record, fuori per ben 17 giornate

Il compito dell’arbitro è spesso gravoso. Contestato dagli spalti, dalle panchine e dai giocatori in campo per episodi dubbi, si deve prendere la responsabilità di ciò che fischia e non ha margine di errore, consapevole che una sua decisione può indirizzare la partita.

Ci sono situazioni estreme in cui è minata anche la sua incolumità fisica, quanto la posta in palio è alta e si trova in un momento di difficoltà, riuscendo a non inquadrare al meglio certe dinamiche.

Ogni settimana si registrano, infatti, episodi di violenza in campo nelle categorie inferiori del calcio italiano, dove le rivalità locali portano a risse. Questo è quello che è successo anche nell’ultimo turno della terza categoria pugliese, con un episodio che ha costretto il Giudice sportivo a prendere dei severi provvedimenti nei confronti dei giocatori coinvolti.

Le due società coinvolte hanno anche subito la condanna a pagare un’ammenda di 200 euro, in quanto è stata constatata la loro oggettiva responsabilità per quanto è avvenuto, dato il coinvolgimento di alcuni dirigenti.

Cosa è successo in campo, i tifosi stentavano a crederci

Il match in questione ha visto di fronte l’Universal Foggia e la Virtus Sammarco. Nel corso della prima frazione di gioco alcuni giocatori e figure a cardine delle due compagini sono venuti a contatto.

Hanno sferrato calci e pugni, con gli spettatori che si sono trovati ad assistere a una scena davvero insolita e inaspettata, che ha costretto il direttore di gara a sospendere la gara, in attesa che si placassero le acque.

Il giudice sportivo è stato implacabile, una squalifica record è stata inflitta

Nel complesso sono 17 le giornate di squalifica che hanno coinvolto quattro giocatori. Tre di loro dovranno stare fuori dal terreno di gioco per cinque turni mentre un quarto, della squadra di casa, potrà rientrare tra due partite.

Delle sanzioni pesanti che vogliono dimostrare che il calcio è uno sport che non perdona certi comportamenti e che l’agonismo si deve attenere a determinate regole da rispettare.