Pazzesco in Serie A: cambia la regola sulle scommesse | Ora i club possono fare tutto
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Il pallone della Serie A - Foto Lapresse -Ternanatime.com
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La Serie A sta per decretare una norma che favorisce le società di calcio scommesse, emergono già le prime critiche per questa decisione
La ludopatia è un male difficile da debellare nel nostro Paese e il Decreto Dignità del 2018 aveva stabilito, al contrario di quanto avviene nel resto d’Europa, il divieto di sponsorizzare le società di calcio scommesse. In questo modo sono stati penalizzati i club dato che la pubblicità su tv, giornali e web non è soggetta a limitazioni.
I dati, inoltre, riportano una spesa per il gioco d’azzardo che, nel 2024, avrebbe superato i 150 miliardi di euro, una cifra enorme che testimonia un problema che sussiste, a prescindere da questo paletto imposto alle società sportive.
Il betting non è sponsorizzabile su banner, cartellonistica e sulle magliette, mentre in Europa il 14% degli sponsor è riconducibile proprio a questi operatori, provocando un introito enorme e un modo per sostenere i club.
Di fronte alle aste per il rinnovo dei diritti televisivi assistiamo a difficoltà elevate anche solo nel conservare i livelli delle offerte precedenti e questo è un ulteriore segnale che qualcosa va cambiato.
La lega di Serie A ha chiesto a gran voce l’abolizione di un divieto che nuoce al calcio italiano
Una perdita di fatturato che si aggira intorno ai 100 milioni di euro a stagione. Per questo il presidente della Lega Ezio Simonelli ha invocato l’abolizione di questo divieto.
Simonelli vorrebbe attingere al 2% del gettito derivante dai circa 15 miliardi di euro all’anno di calcio scommesse, in un settore che contribuisce con 370 milioni al gettito dello stato.
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L’iter parlamentare è già stato avviato, è una corsa contro il tempo per rendere la modifica applicabile a breve
L’abrogazione del divieto di sponsorizzare il calcio scommesse in campo era stata prevista con il varo del Dl Cultura già a dicembre, ma non è stata inserita nel testo approvato dal Parlamento.
Adesso il Senato punta a porre fine a questa limitazione che è autolesionistica per il calcio italiano e se dovesse essere stabilita a breve termine i club avrebbe l’occasione di stringere accordi con le società di betting già dal prossimo campionato.