Non mi chiama più nessuno, mi ritiro: la Serie A perde un grande tecnico | Ha deciso dopo l’ultima delusione

Non mi chiama più nessuno, mi ritiro: la Serie A perde un grande tecnico | Ha deciso dopo l’ultima delusione

Una panchina di Serie A desolatamente vuota/LAPRESSE-ternanatime.com

panchina vuota Serie A
Una panchina di Serie A desolatamente vuota/LAPRESSE-ternanatime.com

L’allenatore ha ricevuto un’altra delusione negli ultimi giorni e ha preso una decisione che priva il nostro calcio delle sue competenze.

Nello sfrenato valzer di panchine che interessa la nostra Serie A continua a non trovare spazio e molti si domandano perché. A chiederselo, però, è soprattutto lui che, dopo l’ultima delusione e attesa non ripagata, potrebbe pensare addirittura di dire definitivamente “Basta” e dedicarsi ad altro.

A volte il mondo del calcio sa essere davvero crudele e, come sappiamo, non sempre premia serietà, professionalità, rispetto ed educazione. Come succede in altre sfere e campi della nostra vita di tutti i giorni, infatti, ci sono sempre troppi interessi, sponsorizzazioni, rapporti che si sviluppano dietro le quinte, che favoriscono quell’allenatore piuttosto che quell’altro.

Nel campionato italiano, anche in questa stagione, sono state diverse le panchine che hanno cambiato tecnico, alcune anche più di una volta. Panchine di prestigio, come quelle di Milan e Roma, ma anche panchine di squadre che lottano e lotteranno fino alla fine per non retrocedere, come Monza, Lecce e Parma.

Ed è proprio l’ultima scelta della società ducale ad aver sorpreso in tanti. L’esonero di Mister Pecchia era nell’aria, ma di certo non lo era l’ingaggio di Christian Chivu, ex allenatore della Primavera dell’Inter, senza esperienza tra i professionisti, che è stato scelto e preferito a tanti altri. La sua esperienza gialloblu è cominciata bene, ma il campo parlerà e ci dirà se la mossa è stata azzeccata.

Le parole dell’allenatore e l’ultima delusione

A rimanerci male della mancata chiamata del Parma, anche perché conosce l’ambiente avendo già allenato la squadra emiliana in passato, è stato Roberto Donadoni che in una recente intervista ha dichiarato: “Nei giorni scorsi ho sperato che il Parma mi chiamasse. A Parma sono legato, lì ho battezzato mia figlia. Ci sarei tornato di corsa. Hanno scelto Chivu, non mi pare che abbia mai allenato in serie A”.

L’ennesima delusione degli ultimi tempi per l’ex calciatore del Milan e della Nazionale azzurra che non allena da cinque anni ed è stato dimenticato dalle dinamiche di mercato e da una moda che vede l’esasperato lancio dei giovani allenatori. Eppure, è difficile capire come un tecnico preparato come Donadoni non possa trovare spazio nel valzer delle panchine attuale.

Donadoni
Roberto Donadoni, ex allenatore Nazionale italiana e Bologna, continua a non trovare spazio nella nostra Serie A/LAPRESSE-ternanatime.com

L’ultima esperienza e le trattative non andate in porto

Donadoni, che in passato ha allenato anche la Nazionale azzurra agli Europei nel 2008, oltre al Livrono, il Napoli ed il Bologna, ha poi parlato della sua ultima esperienza in panchina: “Non alleno da 5 anni, dalla mia esperienza in Cina, quando presi una squadra che stava retrocedendo e ci siamo salvati. La stagione successiva, dopo pochi mesi ho litigato col direttore sportivo, lo stesso che era stato al Tianjin Quanjian con Cannavaro. Sintesi del soggetto fatta da Fabio: ‘Un delinquente’. So che è finito in galera perché ha combinato altri disastri”.

L’ex ct. della Nazionale, infine, ha parlato di alcune trattative non andate in porto negli ultimi tempi: “Negli ultimi anni si sono fatti vivi altri, anche il Cagliari un paio di volte, ma le trattative non si sono mai intavolate, a volte per scelta mia, altre per volontà dei club. Che hanno tutto il diritto di fare come vogliono. Provo un po’ di amarezza, ma vivo ugualmente bene. Il sapore del risultato mi manca. Se tornerei a lavorare anche all’estero? Certo, se il calcio non si ripresenterà, me ne farò una ragione”.