Giocatore aggredisce compagno di squadra: rischia 5 anni di carcere | “Avevo bevuto troppo”
Il giocatore in manette - Foto Pixabay - Ternanatime.com
Un giocatore ha aggredito un compagno di squadra e rischia fino a cinque anni di carcere, il suo pentimento e la confessione di non ricordare niente
Nel mondo dello sport non sono mancati episodi di violenza, dettati da alterazioni della percezione e dall’alcolismo. Condanne per violenze sessuali hanno colpito diversi calciatori che sono stati costretti a presentarsi in tribunale e difendersi per evitare sanzioni penali.
Altri hanno dimostrato in campo un talento fuori dal comune ma la loro carriera è stata condizionata e inficiata da un comportamento extrasportivo inadeguato alla professione che svolgevano, irrispettoso nei confronti della società per cui erano tesserati e dei tifosi.
Il clima nello spogliatoio non è sempre idilliaco ma ciò che è avvenuto di recente ha dell’incredibile. L’ambiente è rimasto scioccato da quanto è successo, con la notizia che ha fatto il giro del web.
Un licenziamento in tronco dopo un’aggressione nei confronti di un compagno di squadra che è stato costretto a un intervento d’urgenza.
Ha morso al volto un compagno di squadra, rischia fino a cinque anni di carcere
Il colpevole è Masivesi Dakuwaqa, classe 1994 e rugbista di professione. L’ultima sua squadra è stata il Biarritz, club francese che milita nel campionato di seconda divisione nazionale. La sua carriera è rovinata da un attimo di rabbia improvvisa.
Il giocatore, che vanta una partecipazione alle Olimpiadi di Rio nel 2016, è incriminato per lesioni personali e volontarie per un morso al volto, andrà a processo il prossimo maggio e rischia cinque anni di carcere.
L’alcol non lo ha fatto ragionare, adesso si pente del grave fatto di cui è responsabile
In un’intervista ha provato a giustificarsi: “Avevo bevuto troppo, non ricordo nulla di quanto sia accaduto. Sono torturato dal rimorso, non dormo più“. Pochi giorni prima era stato coinvolto in una rissa in un locale di Anglet, nel sud della Francia al confine con la Spagna.
Uno sfregio che ha costretto la vittima ad essere operato per ricucire una ferita di 20 centimetri, mentre il suo compagno di squadra è stato arrestato e lasciato in carcere per le successive 38 ore.