Pistola puntata alla testa: tragedia sfiorata per il calciatore di Serie A | Stava per premere il grilletto
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L'esultanza di alcuni giocatori del Napoli dopo un gol di qualche stagione fa/LAPRESSE-ternanatime.com
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Scena assurda in cui è stato protagonista un atleta molto famoso e che ha scatenato molte reazioni nell’opinione pubblica.
Dopo tante altre registrate negli ultimi tempi, ancora una tragedia sfiorata che ha fatto discutere molto e che ha come protagonisti le forze dell’ordine da una parte e normali cittadini originari di altri paesi, ma residenti in Italia, dall’altra.
Fa ancora discutere, per esempio, la vicenda legata alla morte di Ramy Elgaml, 19enne di origine egiziana, ma residente in Italia da anni, che ha perso la vita in un incidente avvenuto il 24 novembre scorso a Milano. Fatale per il ragazzo un sinistro avvenuto a bordo di uno scooter guidato dall’amico tunisino Fares Bouzidi, di 22 anni, dopo un inseguimento di 8 chilometri da parte di tre pattuglie dei carabinieri.
L’episodio ha fatto scatenare discussioni, proteste e, subito dopo la morte di Ramy, sono scoppiate tensioni e violenze nel quartiere di Corvetto, situato nella periferia di Milano, anche perché sono circolati diversi video dell’inseguimento. Per i carabinieri il giovane è caduto dallo scooter, per i legali delle famiglie di Ramy e di Fares si è trattato invece di uno speronamento volontario.
Dopo quell’episodio in varie città italiane si è creato un clima sempre più incandescente, con molti giovani che sono scesi in piazza per protestare per la morte del ragazzo. In molti hanno chiesto verità e giustizia anche attraverso alcune manifestazioni che si sono svolte tra Roma, Milano e Bologna. Cortei in cui si sono verificati scontri con la polizia. Per molti la morte di Ramy è riconducibile ad un mero episodio di razzismo.
Fermato il calciatore, tragedia sfiorata
Si parlò di razzismo anche qualche anno fa, quando ad un calciatore professionista molto famoso, all’epoca dei fatti tesserato del Milan, fu puntata una pistola durante un fermo in auto. Parliamo di Tiémoué Bakayoko che fu vittima di uno scambio di persona il 3 luglio del 2022 a Milano, esattamente in zona Garibaldi.
L’ex calciatore del Chelsea, che in Italia ha vestito anche la maglia del Napoli, fu fermato in auto e perquisito dalla Polizia, mentre un’agente teneva sotto tiro con la pistola la persona che era con lui nell’auto. Quello stesso giorno, nei pressi di quella zona, c’era stato uno scontro a fuoco tra africani e questo ha contribuito al fermo così violento e allo scambio di persona da parte della Polizia nei confronti di Bakayoko, calciatore francese di colore.
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Pistola puntata, critiche e polemiche
Il video dell’accaduto, ripreso da un’automobile che era dietro durante il fermo della Polizia, divenne poi virale in rete e fece il giro del web. Bakayoko fu costretto a scendere dalla sua vettura, un agente lo perquisì con decisione contro la volante, mentre una collega teneva la pistola puntata l’altro occupante dell’auto in cui viaggiava il francese.
L’episodio sollevò parecchie polemiche e, anche all’epoca dei fatti, si parlò di razzismo e di fermo violento solo per il colore della pelle dell’ex calciatore del Milan. Sia alcuni giornalisti che Amnesty Italia criticarono il comportamento dei poliziotti. Quest’ultima parlò addirittura di pratica discriminatoria che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se non si fosse trattato di una persona famosa.