Ha giocato in Nazionale azzurra, l’infortunio lo ha distrutto: “La Federazione mi ha fatto fuori” | Ora fa il camionista
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La maglia della Nazionale italiana - Facebook - Ternanatime.com
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Sono ormai sempre di più le vicende he riguardano atleti importanti finiti nel dimenticatoio a causa di qualche grave infortunio
Un’altra storia, l’ennesima, di un grande atleta ed ex campione che per ragioni del tutto indipendenti dalla sua volontà è stato quasi emarginato da quello stesso mondo a cui aveva dato tutto se stesso. La storia dello sport pullula di vicende del genere.
Non c’è disciplina sportiva senza grandi protagonisti che per qualche motivo hanno finito per essere esclusi e allontanati per sempre dal loro ambiente. Il calcio da questo punto di vista sembra possedere un triste primato.
Non si contano infatti i giocatori che tra gravi infortuni e qualche scivolone commesso fuori dal campo hanno subito un trattamento non proprio gradevole da parte di istituzioni calcistiche e dirigenti di società.
Basta citare un esempio illustre come Giuseppe Signori, l’ex attaccante di Lazio e Bologna accusato ingiustamente di aver organizzato un giro di scommesse clandestine e poi assolto da un tribunale per non aver commesso alcun reato.
Ex Nazionale, il calcio non è un caso isolato: la verità fa male
Lo stesso Totò Schillaci, bomber siciliano eroe dei tifosi italiani ai Mondiali di calcio del 1990, per riacquistare un briciolo di visibilità è stato costretto a reinventarsi concorrente di alcuni reality show televisivi. Proprio il calcio alla cui popolarità il centravanti di Juventus ed Inter aveva tanto contribuito lo ha rifiutato per sempre.
Si potrebbe continuare a lungo, ma ad essere sinceri non è il pallone l’unica disciplina in possesso di una buona dose di cinismo. Lo stesso rugby da sempre considerato un esempio di stile e di sportività si è reso ‘protagonista’ di gesti ben poco nobili.

Fatto fuori dalla Federazione
Uno dei pilastri della nazionale azzurra di rugby, Mirco Bergamasco, ha vissuto un’esperienza assai poco edificante. Dal 2002 al 2012 l’atleta patavino ha indossato per 89 volte la maglia azzurra ma a quanto pare nessuno ai piani alti della Federazione se ne ricorda.
In una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport proprio Bergamasco, che tempo fa andò incontro a un grave infortunio, ha lanciato pesanti accuse ai dirigenti federali: “In Italia sono stato trattato male, dopo l’infortunio volevo giocare ancora in Nazionale ma la Federazione mi ha fatto fuori. Ora guido i camion in Francia, al volante penso molto“.