Luciano, ti plasmo il nuovo centravanti: adattato alla grande | Retegui può respirare

Il CT della Nazionale sorride: Luciano Spalletti assiste con gioia alla crescita di Retegui e Kean. Ma esiste una nuova intrigante opzione

Se c’era un problema che assillava il commissario tecnico della nazionale italiana Luciano Spalletti, nel percorso di costruzione della squadra che si spera possa presentarsi ai Mondiali del 2026 con concrete possibilità di ben figurare, era la mancanza di un centravanti di alto profilo.

Se tra difesa, centrocampo ed esterni d’attacco l’ex allenatore di Napoli e Roma disponeva di titolari importanti e alternative affidabili, il ruolo del numero nove era in effetti vacante. Ebbene, ora anche quest’unica significativa lacuna è stata colmata.

Il campionato di Serie A è diventato terreno di conquista di due bomber che in questa stagione sono letteralmente esplosi: il primo è l’italo argentino Mateo Retegui che nell’Atalanta di Gasperini ha ulteriormente affinato le sue già eccellenti doti di implacabile cecchino dell’area di rigore.

Il secondo è Moise Kean, talento nato a Vercelli e cresciuto nella Juventus che nella Fiorentina di Palladino ha trovato la sua definitiva consacrazione. I due comandano la classifica dei marcatori e danno la sensazione di poter crescere ancora.

Luciano Spalletti, quanti bomber per la Nazionale: l’idea è geniale

Tra l’altro Retegui e Kean sono molto diversi e in un certo senso complementari. Spalletti per non escluderne uno potrebbe anche schierarli insieme costruendo la Nazionale intorno a loro. Un’idea che da giorni, sembra stia frullando nella testa del CT.

In più c’è ancora margine per qualche alternativa intrigante e tutta da costruire: del resto il tecnico di Certaldo è noto per alcune grandi intuizioni che in seguito sono state riprese e sviluppate da altri allenatori. Su tutte lo spostamento di Francesco Totti da trequartista a centravanti.

Luciano Spalletti, ecco il nuovo centravanti

Chissà che anche in azzurro Spalletti non riesca a tirare fuori dal cilindro un’idea del genere. La sponda in tal senso arriva proprio da Firenze dove il tecnico viola Raffaele Palladino offre al CT una possibile e affascinante alternativa, Nicolò Zaniolo.

L’ex attaccante della Roma è arrivato in prestito a gennaio e Palladino sembra avere le idee chiare sul suo utilizzo: “Zaniolo può giocare da esterno nel 4-2-3-1 o sotto punta nel 3-5-2. Nasce mezzala, lo conosco molto bene fin da giovane. All’occorrenza può fare anche la prima punta. Credo che ci possa dare una grande mano, come tutti i nuovi acquisti“.