La confessione tremenda di un simbolo della nazionale azzurra: “Sono rovinato” | È ridotto malissimo
La Nazionale di Luciano Spalletti affronterà a marzo la Germania nei quarti della Nations League. Spalletti è in ansia per un suo titolare
Un mese e mezzo scarso. Tanto manca al calcio d’inizio della partita più importante per Luciano Spalletti da quando siede sulla panchina della Nazionale italiana. Il prossimo 20 marzo allo stadio Meazza gli azzurri affronteranno la Germania nel match d’andati dei quarti di finale di Nations League.
Si tratta di una sfida che riveste un’importanza particolare soprattutto per un motivo: in caso di vittoria infatti gli azzurri verrebbero inseriti in un girone di qualificazione ai Mondiali del 2026, il vero grande obiettivo, ampiamente alla loro portata.
Battendo i tedeschi a marzo Di Lorenzo e compagni verrebbero inseriti nel gruppo A insieme a Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo. Tre squadre di gran lunga inferiori a noi per esperienza e qualità tecniche.
In vista dell’appuntamento di metà marzo il commissario tecnico sta seguendo con particolare attenzione le performance dei suoi giocatori con le rispettive squadre di club. L’ex allenatore di Napoli e Roma spera ovviamente che nessuno dei big azzurri abbia a che fare con acciacchi e infortuni.
Nazionale, il tragico racconto di un simbolo
Uno dei pilastri di questa Nazionale è senza dubbio il suo indiscusso numero uno, vale a dire Gigio Donnarumma. Il portiere campano sta attraversando un ottimo periodo di forma insieme al suo club: il Paris Saint Germain è primo in campionato e nei play off di Champions affronterà un’altra squadra francese, il Brest.
L’ex estremo difensore del Milan non più di tardi di un mese e mezzo fa è stato protagonista e vittima al tempo stesso di un violentissimo scontro di gioco avvenuto nel corso del big match di Ligue 1 tra il PSG e il Monaco.
Nazionale, la grande paura è passata? Le parole non lasciano dubbi
Nel corso di quella gara Donnarumma fu travolto e colpito con i tacchetti dall’ex difensore del Torino Singo. Una botta tremenda che ha procurato al portiere campano una profonda ferita allo zigomo. Ma alla fine, come lui stesso ha raccontato, poteva andare decisamente peggio.
Intervenuto nel corso di Viva el Futbol, il programma condotto da Antonio Cassano, Nicola Ventola e Lele Adani, il portiere della Nazionale ha sottolineato come per ottenere la guarigione completa dovrà attendere ancora un po’: “Mi stava ammazzando. L’ho messo un po’ a posto ma devo aspettare sei mesi, poi vediamo come reagire e fare un laser o qualcosa del genere. Con il laser si migliora, staremo a vedere“.