Peccato, la vittoria sarebbe stata il giusto premio per quanto prodotto

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La prima delle due partite consecutive in casa non si è conclusa, purtroppo, nel modo in cui si sperava ovvero con una vittoria dei rossoverdi. Non ce la sentiamo, però, di criticare od essere severi con loro perché ce l’hanno messa tutta per centrare la tredicesima vittoria. Non riuscendovi, purtroppo, per una serie di motivi riconducibili ad una condotta rinunciataria della squadra avversaria, brava a chiudere tutti gli spazi anche con la collaborazione e il sacrificio degli attaccanti, ad una imprecisione in fase di conclusione della manovra, ad una prova maiuscola del portiere avversario insieme ad un pizzico di egoismo e di scelte sbagliate in alcune giocate.
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Raramente, però, si vede una squadra battere 15 calci d’angolo, tirare in porta una venticinquina di volte senza portare a casa almeno un gol. Alla Ternana è successo e a ben vedere nonostante tutto è andata anche bene perché in due occasioni e, soprattutto, nella ripartenza con Italeng poteva sopraggiungere la beffa. Meno male che Vannucchi si è superato allontanando la minaccia! Al di là di tutto, comunque resta una prova positiva, di una squadra in salute che è rientrata subito nel clima campionato ma che, come sottolinea Abate, deve continuare a lavorare intensamente per migliorarsi perché se si vuol stare lassù è indispensabile migliorarsi.

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E tra i miglioramenti da compiere c’è anche il saper comportarsi in modo opportuno quando si incontrano squadre che assumono in campo lo stesso atteggiamento del Pontedera. Che non sarà la prima e nemmeno l’ultima! È sapersi migliorare anche in alcuni gesti tecnici come i cross che contro i toscani sono stati tanti ma molti non sono andati a buon fine e nella velocizzazione del giro palla che deve essere forzato con il pallone giocato con più forza senza, però, compromettere la precisione del passaggio. Ed, allora, voltiamo pagina con la convinzione di avere una squadra in salute, mentalizzata sull’obiettivo da raggiungere!

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