Ternana, con tanto cuore annulla lo svantaggio e l’inadeguatezza dell’arbitro
Una partita di cartello come Ternana- Virtus Entella avrebbe meritato un’altra designazione
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È stata una partita, quella tra Ternana ed Entella, che ha messo tutti d’accordo nell’esprimere il proprio giudizio sullo sviluppo del match: d’accordo sulla giustezza del risultato, sulla forza dell’Entella, sul cuore, sul carattere e sulla forza morale della formazione di Abate e, soprattutto, sulla scellerata direzione di gara di Domenico Mirabella di Napoli che, quanto ad atteggiamento, ma senza averne le capacità tecniche, ci ha ricordato Maresca che, guarda caso, è di Napoli anche lui.
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D’ accordo sull’equità del risultato perchè la Ternana pur giocando in inferiorità numerica per più di 65 minuti di gioco è la squadra che ha tirato di più in porta, è la squadra che si è vista annullare un gol e lo ha fatto con uno spirito ed un cuore che hanno sbalordito tutti coloro che o hanno visto la partita dal vivo o in tv. D’accordo, poi, sulla forza dell’Entella che non sta lì per caso: é una squadra compatta, che pratica un gioco organizzato con interventi a volte anche sopra le righe come quelli di Parodi su Cicerelli e come quelli di Manconi su Cianci non puniti dall’arbitro che ha mostrato tutta la sua incapacità nell’applicazione del regolamento.
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Tutti d’accordo, poi, sulla prova dei rossoverdi e sulla loro generosità nell’affrontare le varie situazioni sviluppatesi nel corso del match. Brillanti e efficaci in 11 contro 11 con almeno tre occasioni create ed un gol annullato, generosi, mai domi quando, invece, in inferiorità numerica si sono adattati allo sviluppo della partita giocando con il cuore pallone su pallone, lottando su ogni contrasto con veemenza e premiati, poi, dal gol di Aloi che ha restituito alla Ternana quello che, purtroppo, decisioni avventate dell’arbitro che ha fatto del tutto per innervosire i protagonisti in campo, le avevano tolto. L’ennesima dimostrazione, quella odierna, di una squadra che sa quello che vuole, che non ci sta a perdere e che da lassù dove si è insediata con pieno merito non vuol cadere. La forza del gruppo, quella che sottolinea Abate in ogni sua dichiarazione ufficiale, ancora una volta è emersa in modo chiaro, netto.
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E per ultimo, tutti d’accordo, anche coloro che, vicini al mondo arbitrale, solitamente giustificano operati non certo brillanti. Ne ha combinati di tutti i colori Domenico Mirabella di Napoli esagerando anche negli atteggiamenti avuti in campo. Un esempio? Eclatante quello tenuto nei confronti del capitano rossoverde, Casasola, quando a fine primo tempo gli si è avvicinato educatamente per parlargli, non sappiamo di che cosa, e lui, con un atteggiamento gestuale arrogante e provocatorio lo ha respinto invitandolo ad allontanarsi senza lasciarlo parlare. Sul piano, poi, della competenza regolamentare e gestionale del match ha mostrato tutta la sua inadeguatezza: 11 cartellini distribuiti, solo pochi assegnati con precisione, e sarebbe bastato, invece, distribuirne un paio nei primi minuti, Parodi su Cicerelli nei primi minuti ha esagerato, e sarebbe stato più facile anche per lui gestire una partita in modo meno concitato e più tranquillo. E di certo non lo hanno aiutato i suoi assistenti. Insomma, una partita di cartello, tra prima e seconda della classe, avrebbe meritato una designazione diversa.
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La conferenza stampa di Ignazio Abate