Scherma, medaglia d’argento per Alessio Foconi e la squadra azzurra
Purtroppo la squadra azzurra di fioretto impegnata nella lotta per l’oro a Parigi non è riuscita nell’impresa di battere il Giappone ma torna a casa con una preziosa medaglia d’argento. La squadra guidata da Stefano Cerioni è stata sconfitta per 45-36 in un incontro che è stato per gran parte equilibrato e solo nel finale la squadra nipponica ha preso il largo raggiungendo le 45 stoccate che le hanno permesso di portarsi a casa l’oro. Della squadra azzurra faceva parte anche il campione ternano Alessio Foconi, accanto a Guillame Bianchi, Tommaso Marini e Tommaso Macchi, che ha preso il posto di Macchi ma non è riuscito a mettere a segno alcuna stoccata e ad evidenziare tutta la sua classe. Resta, comunque, la soddisfazione di una medaglia d’argento anche se subito dopo la sconfitta era molto amareggiato per quella che era stata la sua prestazione, confortato, però, dall’affetto dei suoi compagni di avventura. Non è una medaglia d’oro ma anche quella di argento ripaga dei tanti sacrifici fatti in tutti questi anni in cui Alessio ha dimostrato di essere uno dei protagonisti assoluti nel mondo del fioretto e per di più è il secondo atleta ternano ad aver conquistato una medaglia alle Olimpiadi, una medaglia da condividere con il suo maestro, anche lui ternano, Filippo Romagnoli. Il primo è stato Renato Perona che nel 1948 conquistò l’oro nel tandem
Per chi non ricordasse perfettamente riportiamo di seguito il commento apparso sulla pagina Facebook di Ternana Time
…….”Dopo 76 anni a Terni una medaglia dall’Olimpiade e per Terni e i ternani è una grande soddisfazione! E’ quella di Alessio Foconi che tanto per ricordare ai distratti in carriera è stato Campione del Mondo nel 2018, è stato dal 2018 al 2021 il numero uno nel ranking del fioretto mondiale, ha vinto tre volte la Coppa del Mondo di fioretto, insieme ai suoi compagni ha vinto 3 Campionati del Mondo negli anni 2017-2018-2022 e, dulcis in fundo, per 4 volte è stato Campione d’Italia. Tutto quanto precede per ricordare a chi fa della sua vita lo scopo per offendere e per dileggiare chi, invece, merita solo apprezzamento ed ammirazione. Grazie Alessio, orgogliosi della tua ternanità e della tua immensa, straordinaria carriera ora arricchita da una splendida medaglia d’argento ma che, siamo sicuri, continuerà con altri entusiasmanti successi!“