La Ternana perde ma regge il confronto con la capolista
Che la partita non fosse facile per la Ternana lo si sapeva ma che sul risultato finale del match si potessero avere dei rimpianti forse non lo si poteva immaginare. Certo il Parma ha dimostrato di essere una grande squadra, fatta di giocatori in grado di palleggiare con facilità, in grado di essere pericolosi. Del resto la rosa di Pecchia è di tutt’altro spessore; basti sottolineare che il tecnico si può permettere di tenere in panchina, tra gli altri, due giocatori come Mihaila e Man ma di sicuro la Ternana non ha sfigurato, ha lottato ma le è andato tutto storto: l’incertezza di Capuano, sul primo gol lasciato senza preventiva e sopraffatto dalla potenza fisica di Bonny, il rigore sbagliato, un palo colpito da Raimondo, l’episodio del rigore contro con Amatucci sfortunato nel mancato controllo del pallone. Una partita riaperta da Luperini ad inizio secondo tempo che ha riacceso il Liberati, che ha rianimato i giocatori rossoverdi che hanno iniziato ad attaccare in modo oltremodo generoso ma forse in maniera spregiudicata visto che ancora mancavano più di 40 minuti alla fine del match. Forse si poteva gestire quella fase con più equilibrio, con minore frenesia nel raggiungere il pari cercando di non aprirsi alle ripartenze degli avversari ma è facile dirlo seduti su una comoda poltrona mentre si scrivono a posteriori le proprie impressioni sul match.
Al di là del risultato finale, però, la Ternana ha dimostrato di avere le carte in regola per giocarsi la salvezza: carattere, coscienza delle proprie potenzialità, condizione fisica apparsa più che buona e meccanismi di gioco che sembrano funzionare. E sarà importante assecondare gli sforzi della squadra standole vicini allontanando polemiche sterili ed inutili per la causa rossoverde.