Como bravo ma l’eccessivo ostruzionismo non gli fa onore!

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Nulla da eccepire sul successo del Como al Liberati che ha confermato nei 15 minuti finali del primo tempo quale sia lo spessore tecnico dei singoli e del gioco di squadra espresso ma riteniamo che una compagine con un simile spessore tecnico non debba ricorrere ad un gioco ostruzionistico, quello espresso, tanto per intenderci, nella ripresa per contrastare il ritorno della squadra avversaria. Per carità per vincere i campionati, le partite si deve essere anche cinici, mettere da parte lo spettacolo e andare sulla concretezza ma abusare dell’ostruzionismo come ha fatto ieri il Como ci è sembrato un pò eccessivo. Anche perchè, se ricordiamo bene il cambio della guida tecnica di Moreno Longo con Fabregas, prima e Roberts poi è stato proprio motivato con l’esigenza di avere una squadra espressione di un calcio più propositivo, più spettacolare.

E tutto questo è stato tollerato, ancor più grave, da un modesto direttore di gara, Volpi di Città della Pieve ed appartenente alla sezione di Arezzo, che pur rassicurando tutti sul recupero del tempo perso non ha poi mantenuto fede alle promesse concedendo un recupero modesto in virtù delle tante sostituzioni effettuate dalle due squadre e delle continue interruzioni nel corso della ripresa tanto da far arrabbiare uno calmo, tranquillo come Roberto Breda. Che sia chiaro, però, che quanto riportato sopra non costituisce un alibi, una attenuante per i limiti messi in mostra dai rossoverdi nella partita contro i lariani.

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