La vicenda “incompatibilità sindaco Bandecchi” rischia di inasprirsi

Non è escluso il ricorso al trust da parte di Stefano Bandecchi per allontanare dubbi sulla sulla legittimità della sua carica istituzionale

La compatibilità di Stefano Bandecchi con la carica di sindaco, votata dal Consiglio Comunale, trova al momento il suo ostacolo nella reazione del gruppo PD- Kenny Innovare per Terni che in una nota odierna, riportata da www.terninrete.it, scrivono “….nelle prossime ore, riservandoci iniziative relative alla azione popolare di cui all’art. 70 del Tuel, provvederemo a segnalare al Prefetto la evidente e chiara mancata rimozione delle cause di incompatibilità così come ci è stata ampiamente documentata ed argomentata dal Segretario Comunale. Affinché il Prefetto possa agire, secondo le prerogative a lui riservate“.

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Insomma, la vicenda dell’incompatibilità non sembra aver conosciuto la parola fine con l’assemblea del Consiglio Comunale di lunedì, ma riserverà, a giudicare dal comunicato stampa suddetto, ancora qualche strascico. E tutto questo potrebbe portare Stefano Bandecchi alla decisione di rompere gli indugi ed andare alla costituzione di un trust, strumento giuridico che non dovrebbe lasciare più alcun dubbio sulla compatibilità con la carica di sindaco. Del resto nel corso della discussione di lunedì il sindaco in risposta ad alcune contestazioni della minoranza aveva risposto così: Ditemi quello che volete che faccia e lo faccio”, e aveva aggiunto ,  “esistono i trust che risolvono questi problemi, io ho anche due figli, posso anche regalare queste cose ai miei due figli, volete il trust? Datemi due giorni e vi porto il trust”.

A questo punto, se dovesse essere questo l’orientamento del sindaco Stefano Bandecchi, è probabile che il trust possa essere costituito sulle due società a cui hanno fatto riferimento dalla minoranza nel corso della discussione ovvero “Società delle Scienze Umane s.r.l.”  e “Ping Pong s.r.l.”, con quest’ultima che detiene il 100% delle quote della prima e che rappresentano entrambe l’anima dell’Università. 

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