Calcio, quando inno…Var non vuol dire migliorar

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L’avvento della tecnologia, in ogni campo, è spesso sinonimo di miglioramento, spesso non vuol dire sempre. Quello che sta accadendo nel mondo del calcio da qualche anno a questa parte con l’avvento del Var non è accompagnato da supporti adeguati, che lasciano, molte volte alla soggettività quello che dovrebbe essere un riscontro oggettivo. Oggettiva è senza ombra di dubbio la goal line technology, con il suo utilizzo si possono rilevare con precisione assoluta i goal fantasma, eclatante l’esempio del goal annullato dal var in Fiorentina Braga, dove l’uomo, in questo caso l’addetto Var, ha annullato erroneamente una rete che la goal line aveva data per buona. È proprio sull’intervento dell’uomo che vogliamo palesare qualche perplessità.

Il fuorigioco semiautomatico, grazie all’utilizzo di una proiezione millimetrica dei calciatori da una ulteriore aiuto e rende anche questa una situazione di riscontro semi-oggettivo, aggiungiamo il semi perché il fermo immagine su cui si fanno i riscontri è stabilito dall’uomo, non si può calcolare esattamente il momento in cui parte il pallone quindi, un frame in più o in meno fa tutta la differenza del mondo in un calcio moderno e così veloce. Aggiungiamo poi che il fuorigioco semi automatico è adottato solo in serie A per ora, assistiamo nel campionato di B a fantomatiche e non sempre esatte linee tracciate al computer proiettate sul campo, il TELEBEAM (foto in copertina) che forse i boomer come noi ricordano era molto più preciso e parliamo di un trentennio fa…..

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Se il fuorigioco semi automatico è la goal line technology sono aiuti oggettivi, per tutti gli altri casi è l’uomo che giudica o valuta in base alle immagini a disposizione ed anche qui sono molti i fattori che entrano in ballo ; in serie A per esempio ci sono molte più telecamere, con qualità decisamente eccelse, che danno ai “Varristi” uno strumento più adeguato per giudicare un azione fallosa, in a B di certo non hanno il super 8, però la qualità e la quantità di punti di osservazione non migliora la decisione.

Non stiamo qui a sindacare sulla sicura rettitudine morale e sulle capacità tecniche di arbitri ed addetti var, ma, spogliandoci per un attimo della veste più obiettiva di semplice redattore di un articolo e vestendo i panni del tifoso rossoverde, sicuramente più fazioso, fanno specie le innumerevoli decisioni prese, ed anche quelle glissate, da arbitri e VAR. Tornando oggettivi, possiamo dire di essere favorevoli alla tecnologia anche se ha tolto un po’ di fascino allo sportivo che non si sente pienamente libero di esultare per una rete segnata o che si vede strozzato in gola il grido di un goal per decisioni retroattive che ne annullano l’effetto.

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