LE PRIME DICHIARAZIONI DI BANDECCHI
Nel pomeriggio, dopo la notizia di mezzogiorno, sono arrivate le prime dichiarazioni del presidente Stefano Bandecchi in merito al sequestro di beni per 20 milioni di euro da parte della Guardia di Finanza e rilasciate a Radio Touring di Reggio Calabria. Dal tono rassicurante le parole pronunciate dal numero 1 della Ternana Calcio.
“Ho pregato un finanziere affinché possano svolgere il loro lavoro prima possibile, così alla fine del mese riusciremo a pagare gli stipendi. Da come erano partiti pensavo volessero arrestarmi“. Poi, il discorso è scivolato sulla partita di sabato contro la Reggina, compagine verso cui il presidente nutre grande rispetto.
Nel pomeriggio, poi, la dichiarazione, attraverso Facebook, dell’avvocato Corridore, referente politico su Terni di Azione Popolare, che ha riferito di aver parlato con Stefano Bandecchi, di averlo trovato tranquillo, sereno e pronto per svincolare i beni sequestrati a mettere sul tavolo quanto dovuto allo Stato ovvero i 20 milioni di euro. Tante, ha riferito l’avvocato Corridore, le testimonianze di apprezzamento verso Bandecchi sui social e sul post pubblicato dall’avvocato.
Altre dichiarazioni, poi, sul quotidiano on-line dell’Università Niccolò Cusano, Tag 24.
“Non sono assolutamente preoccupato. Non mi fido della Guardia di Finanza e della magistratura ma nonostante questo non sono preoccupato. Ritengo che l’Università Niccolò Cusano abbia perfettamente ragione del suo operato. Ci sarà prima o poi un giudice o un uomo di buona volontà che lo capirà. Per me l’indagine della Guardia di Finanza è faziosa e forse il pubblico ministero non ha avuto il tempo di leggerla. Detto questo non ho altro da aggiungere, prendessero i 21 milioni e li custodissero in maniera adeguata. Useremo i soldi sequestrati in un altro momento».