Ternana, da gennaio si gestisca meglio il rapporto con i tifosi
Archiviato ormai il girone di andata con 6 punti di distacco dalla zona play out ed in piena corsa per la zona playoff nonostante il baratro dove la Ternana è caduta nelle ultime gare, ora è tempo di tirare le somme di un periodo che poteva essere bellissimo e che, invece, risulta brutto, anzi pessimo. Pessimo, perché il rapporto tra tifosi e squadra è ai minimi storici, per non parlare di quello tra tifosi e società.
Se i ragazzi di Andreazzoli possono migliorare il rapporto solo tramite il sudore della maglia e i risultati, la società rossoverde può e deve gestire meglio i rapporti con i propri tifosi magari con qualche conferenza stampa in più del ds e delle altre figure apicali.
Partiamo dall’apice. Il Presidente Bandecchi lo conosce tutto l’ambiente, si sa come reagisce alle sconfitte e come alle vittorie, eppure ogni volta sembra ripiombare nei soliti errori. Non è giusto che sia lui ad andare sotto la curva, ma avrebbe dovuto obbligare i ragazzi ed il mister a farlo. Non è giusto che scriva le risposte ai tifosi via social, ma che le condivida in una conferenza stampa con le domande dei giornalisti, in modo da parlare a tutta la città con calma e pacatezza.
Un capitolo a parte merita il ds. Tralasciando il giudizio definitivo sull’operato di Leone, in attesa anche di quanto avverrà a Gennaio, si cerca di capire come mai un direttore sportivo, responsabile del settore tecnico della Ternana Calcio, in situazioni come quella vissuta da Lucarelli o quella che sta vivendo ora Andreazzoli, non si presenti al termine delle partite in sala stampa o non indìca una conferenza stampa per analizzare il momento. Tutti , o quasi, i dg (figura assente nell’organigramma rossoverde) o i ds lo fanno in queste situazioni, mentre Leone preferisce non parlare dando la stura anche alle più fantasiose interpretazioni dell’accaduto. Questo è il momento di fare squadra, società, allenatore, giocatori e tifosi uniti verso una salvezza tranquilla prima ed un sogno nel cassetto poi, sperando che il 2023 sia l’anno dei rossoverdi.