Serie B, tre società cadette coinvolte nell’indagine sulle plusvalenze
Aperto un nuovo fascicolo per approfondire ed eventualmente punire le società che sono coinvolte nel caos “plusvalenze”.
Nel nuovo filone di inchiesta sono coinvolte 9 squadre tre delle quali militano in serie B, Genoa, Parma e Pisa.
Di seguito riportiamo stralcio del comunicato della F. I. G. C. :
“La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica che il Procuratore Federale, esaminati i documenti e gli atti istruttori dell’indagine penale ‘Prisma’ trasmessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha proposto, ai sensi dell’art. 63 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, ricorso per revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio 2022, nei confronti delle società FC Juventus SpA, UC Sampdoria, FC Pro Vercelli 1892 Srl, Genoa CFC SpA, Parma Calcio 1913 Srl, Pisa Sporting Club Srl, Empoli FC SpA, Novara Calcio SpA, Delfino Pescara 1936 SpA e di 52 dirigenti delle medesime società sportive, chiedendone la condanna alle sanzioni che verranno rispettivamente richieste nel corso dell’udienza di discussione del ricorso di fronte alla Corte Federale di Appello”
Andiamo brevemente a spiegare cosa sono queste “famigerate” plusvalenze nel calcio.
Quando un giocatore viene acquistato poi rivenduto successivamente ad un prezzo più alto, la differenza positiva viene iscritta a bilancio e genera una plusvalenza che è del tutto regolare.
Il problema sorge quando il prezzo del cartellino è gonfiato artificiosamente e soprattutto avviene per le cosiddette operazioni a specchio, cioè con uno scambio tra due società.
Spieghiamo con un esempio:
La società A possiede il cartellino di un giocatore pagato 100 e lo cede alla società B per 1000 e viceversa, la differenza positiva di 900 può essere iscritta in bilancio dalle 2 società, gonfiando lo stesso pur non avendo materialmente nessun trasferimento di denaro.
È chiaro che questa è una operazione illecita e va monitorata attentamente, con sanzioni e penalizzazioni, eclatante il caso Chievo Verona di qualche anno fa.
Non è dato prevedere al momento i risvolti negativi che tale inchiesta denominata “Prisma” possa causare alle società coinvolte però sicuramente avrà un contraccolpo, per ora solo psicologico, sulle squadre indagate e le loro dirigenze.