Analisi effettuata in virtù della formazione all’opera contro il Cagliari prima della sosta
Il Pisa è una squadra non solo capace di imporre il proprio gioco ma anche di adattarsi alla squadra avversaria con l’obiettivo di eliminare le fonti pericolose dell’avversario. Nell’ultima partita di Cagliari la squadra pisana ha giocato con il 4-3-1-2 che è un po’ il sistema preferito anche se qualche volta nel durante il Pisa cambia atteggiamento. Il modulo viene interpretato nella fase offensiva con un trequartista e due attaccanti però si scambiano anche posizione ma soprattutto c’è da sottolineare che il Pisa ha una batteria di attaccanti con caratteristiche diverse e quindi può modellare il suo attacco a seconda della strategia di gara.
A Cagliari giocava Livieri in porta, il secondo di Nicolas uno dei portieri migliori della categoria, e la linea difensiva era composta da Calabresi, oggi assente perché squalificato, Rus rumeno, Barba, prelevato dal Benevento, un ‘ 93 che ha fatto il settore giovanile con la Roma e faceva parte di quella squadra campione d’Italia allievi nazionali con Stramaccioni e nella primavera con De Rossi, Beruatto, già da qualche anno a Pisa, Under 23, terzino sinistro molto abile nella spinta ma anche capace di difendere in maniera adeguata.
Il settore dei centrocampisti a Cagliari era un po’ quello che è stato il terzetto dello scorso anno con Nagy nazionale ungherese come vertice basso, Marin nazionale rumeno, e mezzala destra Tourè, ex Juve 23, tedesco di nazionalità che ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili tedesche. Davanti Morutan, nazionale rumeno di piede sinistro, molto rapido, abile nell’uno contro uno; gioca tre quarti ma alterna la posizione dietro le punte, una posizione defilata verso destra. Il centravanti era Torregrossa che conosciamo molto bene ormai. Giocatore tra i migliori della categoria e nel ruolo vincitore del campionato come compagno offensivo del nostro Donnarumma.
A sinistra a Cagliari ha giocato Tramoni, ragazzo del 2000 che l’anno scorso ha dato molto fastidio alla Ternana nella partita contro il Brescia. Sulle palle inattive il Pisa marca a zona sia sui calci d’angolo che sulle punizioni laterali; sui calci d’angoli mette due giocatori nell’area piccola e quattro che formano una linea posizionata a seconda della traiettoria ad uscire o ad entrare della palla e altri due su un’altra linea di cui uno sul corto ed uno sul limite dell’area. Da sottolineare che il Pisa ha un grande potenziale di giocatori che facevano parte della squadra dello scorso anno e anche alternative importanti in panchina come Sibilli, Gliozzi, attaccanti più rapidi in grado di cambiare il modo di attaccare, e tra le alternative di lusso per la categoria c’è anche Mastinu, attaccante esterno e Ionita, mezz’ala sinistra che negli ultimi anni ha fatto più serie A che serie B.
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