Andrea Favilli, foto A. Mirimao, l'ultimo rossoverde ad aver realizzato un gol al Cosenza al Liberati

Ternana-Genoa, le pagelle di Luca Giovannetti

IANNARILLI 5 Il rigore del momentaneo pareggio genoano, seguito poco dopo dal raddoppio di Coda, scaturisce da 3 gravi errori, peraltro commessi nell’arco di 6-7 secondi. Non bloccare il corner di Aramu respingendolo (male) con i pugni, non neutralizzare la lenta semi-girata di un avversario respingendo lateralmente un pallone facile-facile da afferrare in tuffo e soprattutto uscire in maniera incauta tra i piedi del sovra-citato Coda anziché restare in piedi per chiudergli lo specchio (mentre si trova di spalle e sulla linea di fondo) è davvero imperdonabile. Anche perché denota eccesso di istinto e di impulsività a discapito di tecnica e razionalità. Nessuna responsabilità in occasione del raddoppio del solito Coda e una buona parata (alla metà del primo tempo) ancora su Coda, nonché un intervento efficace nel finale.  

DIAKITE’ 7 Mette la museruola al migliore esterno offensivo del torneo, trasformando l’imprendibile Gudmundsson di questo avvio di stagione in una sorta di opaca contro-figura. Efficace sia negli anticipi sia nelle chiusure in velocità. Il cross per la sponda aerea di Cassata in occasione della rete di Favilli impreziosisce un’ottima prestazione.39’ s.t. moro prescoli s.v. 

MANTOVANI 7 Per oltre 70 minuti anticipa, chiude, tampona, rilancia e imposta dal basso. Inoltre è tra i pochi a non perdere la testa nel finale. Con i decimali sarebbe da 7,2. 
SORENSEN 5 Un solo errore, ma plateale (vedi dinamica dell’azione) e catastrofico (vedi pallonetto vincente di Coda che di fatto chiude il match a 12 minuti dalla fine). Sull’appoggio di testa di Puscas (liberissimo sulla trequarti) perde di vista il centravanti avversario, che dapprima lo supera in velocità e poi lo dribbla nel cuore dell’area. Magari esiste anche una componente di malasorte sotto forma di rimpallo sfavorevole ma nella circostanza sembra davvero una “statua di sale”. Per il resto se la cava, con i soliti pregi (nel gioco aereo e nei contrasti) e con i soliti limiti (nel giro-palla) anche se i secondi non procurano alcuna conseguenza negativa. Tuttavia l’irrisoria facilità con cui Coda lo supera in occasione del raddoppio lascia l’amaro in bocca. 
CORRADO 6,5 Sulla sinistra abbina corsa e qualità, visto che “copre le spalle” a Falletti, schierato come quarto di sinistra per contrastare Sabelli, e spinge con buona continuità. 
DI TACCHIO 6,5 Autentico baluardo davanti alla difesa, lotta, contrasta, aggredisce i portatori di palla avversari e recupera palloni su palloni, sbagliando poco in fase di impostazione. Un autentico guerriero che non arretra di un centimetro. Esce nel finale per esigenze tattiche39’ s.t. donnarumma s.v. 
PARTIPILO 6 Mezzo voto in meno per il gol clamorosamente fallito in avvio di ripresa (colpo di testa fuori a pochi passi dalla porta avversaria). Un gol che, se realizzato, avrebbe cambiato l’inerzia del match e (quasi sicuramente) l’esito finale dello stesso. Si sacrifica come “quarto di destra” limitando le sortite offensive di Pajac (uscito per infortunio poco prima del gol del momentaneo vantaggio di Favilli) e prova a sprintare, anche se non salta l’uomo con la abituale frequenza. Macina chilometri e lotta stoicamente perfino nei minuti di recupero. 
PALUMBO 7 Arretra in mezzo al campo, ma come interno alla destra di Cassata e con Partipilo e Falletti esterni nel 4-1-4-1 varato in avvio da mister Lucarelli. Tante iniziative brillanti e qualche (fisiologica) pausa, molti palloni giocati in maniera magistrale e alcuni (pochi) sbagliati. Un autentico lusso in categoria. 


CASSATA 7 La sponda di testa (su cross di Diakité) sfruttata da Favilli nobilita la sua migliore prestazione stagionale. Corre molto e bene, recupera e imposta spesso di prima, sbagliando pochissimo. Una mirabile sintesi tra un incontrista agile e reattivo e una mezzala di inserimento con un apprezzabile bagaglio tecnico.25’ s.t. celli 6 viene gettato nella mischia per rinforzare gli ormeggi come “quinto di sinistra” ma l’uno-due di Coda stravolge lo scenario, cerca generosamente di rendersi utile ma la squadra dopo lo svantaggio crolla sul piano psicologico. 
FALLETTI 6 Si sacrifica nell’inedito ruolo di esterno sinistro di una mediana a quattro per limitare le avanzate di Sabelli e si accende nel finale del primo tempo, quando si accentra giostrando tra le linee e sfiora il gol (bordata dalla lunga distanza deviata contro la traversa da Martinez). Esce stremato a metà ripresa. Ampia sufficienza. 15’ s.t. agazzi 6 ordinato e diligente fino a quando Coda non cambia volto al match in 90 secondi, poi palesemente scoraggiato come (quasi) tutti i compagni e quindi incapace di invertire la rotta. 
FAVILLI 6,5 Dopo pochi minuti impegna con un secco diagonale Martinez e poco prima dell’intervallo sblocca il risultato con un colpo di testa su sponda aerea di Cassata, col quale condivide la gioia del gol dell’ex. Però togliersi la maglia gli costa l’inevitabile ammonizione. E un attimo prima di essere sostituito da Pettinari, pronto a bordo campo per subentrare, commette un fallo da ammonizione. Viene graziato, ma un attaccante con trascorsi in serie A e nella Juventus non dovrebbe incappare in certe ingenuità (pallido eufemismo).25’ s.t. pettinari 6 subentra per tenere palla e far ripartire la squadra ma il doppio “colpo di Coda fa crollare il progetto tattico, comunque lotta, si procura un paio di punizioni e impegna di testa il portiere avversario.  

FAUSTO MODA, VIA FERMI, SANGEMINI

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