Fere, l’evoluzione del mister rossoverde!
Le prime due giornate di campionato sono andate, ormai, in archivio e la Ternana è sembrata già avere una identità ben precisa e ben diversa da quella delle Fere di un anno fa. È sembrata, seppur con modulo diverso, una Ternana molto più simile a quella del 3-5-2 del finale di stagione dello scorso anno, con grinta e coraggio, più chiusa dietro, ma con solito estro e giocate in fase offensiva.
Lucarelli sta dimostrando di aver acquisito la consapevolezza di dei pericoli che presenta la serie B. Non si è perso d’animo dopo gli infortuni di tre big della rosa ed ha avuto da subito le idee chiare su chi schierare e come giocare, specialmente in fase difensiva, abbassando i trequartisti a fare i quinti di centrocampo. Il mister ha dimostrato di aver preso coscienza anche dell’importanza dell’analisi dell’avversario. Le Fere non sembrano più essere “integraliste” nel loro gioco, ma riescono a giocare anche sulle debolezze degli avversari. La Reggina, infatti, ieri é sembrata una squadra spaesata, a cui sono state tolte tutte le sicurezze date dalla prima eclatante vittoria a Ferrara, oltre che dal mercato stellare della società. Inoltre, non ha avuto problemi a passare alla difesa a 3 nel momento più rischioso del match, quando gli spazi si stringevano e si lasciava più libertà in impostazione ai centrali reggini, che costretti a lanciare, trovavano Capuano, Sorensen e Bogdan pronti a colpire di testa e respingere gli uomini di Inzaghi. Nella serata di ieri, il trattore c’era, la benzina pure, ma, soprattutto, c’era il pilota, pronto a lavorare sodo e seminare per raccogliere i frutti in primavera.