Ternana, addio Coppa Italia
La squadra rossoverde perde contro la Cremonese(3-2) dopo un buon secondo tempo
Poteva andar meglio di come è andata se la Ternana fosse stata più efficace nel corso del primo tempo quando è apparsa troppo imprecisa, poco concreta badando più ad apparire bella con giocate personali in alcune occasioni, vedi primo gol, azzardate, rischiose.
E pensare che sullo 0-0 ha anche avuto un’occasionissima con Partipilo che quelle occasioni solitamente le concretizza con autorevolezza ma che al Paolo Mazza, invece, l’ha fallita clamorosamente. Ne ha approfittato la Cremonese che spinta da un superlativo Zanimacchia, ha fatto il bello è il cattivo tempo per almeno 75 minuti senza che nessun rossoverde ne limitasse l’azione, ha chiuso il primo tempo sul 2-0 con un autogol di Bogdan di cui abbiamo parlato sopra e con un gol su azione da calcio d’angolo di Okereke che di testa ha battuto Iannarilli. Insomma, errori nella fase difensiva, ma non solo perché a centrocampo la squadra non ha convinto, hanno permesso alla squadra di Alvini di chiudere il primo tempo sul 2-0.
Musica cambiata nella ripresa con la Ternana supportata da un Palumbo cresciuto notevolmente e diventato trascinatore della squadra ed ispiratore delle manovre. Non solo ha realizzato il secondo gol con una invidiabile caparbietà ma ha anche colpito una traversa su calcio piazzato a portiere battuto. E prima di lui aveva dato il là alla rincorsa il giovane Rovaglia con un bel colpo di testa realizzando il primo gol in B. Sul 2-2, però, l’ennesimo errore, anzi gli errori individuali in chiave difensiva con Ghiringhelli che non riusciva ad intercettare un pallone innocuo crossato dalla destra e con Bogdan scivolato sul tentativo di intervento ma troppo lontano dal nuovo entrato Quagliata. Era il 3-2, punteggio che rimaneva fino al termine con una Ternana che pagava il brutto primo tempo e gli errori in chiave difensiva, calci piazzati ed errori individuali, con l’esteromissione dalla Coppa Italia Frecciarossa.
Resta un po’ di rimpianto perché con un po’ di attenzione in più il risultato sarebbe potuto essere diverso. Ora, però, auspichiamo un summit Leone-Lucarelli per analizzare ciò che va e ciò che non va e dove è il caso di intervenire perché il campionato è ormai alle porte e la squadra va completata adeguatamente in relazione ai desiderata del presidente Bandecchi.