Melasecche:” Progetto stadio-clinica è una sfida da serie A”
Enrico Melasecche, presente alla cerimonia della presentazione delle maglie sabato al Liberati, ha rilasciato una lunga intervista ad Adriano Lorenzoni di www.terninrete.it ( https://terninrete.it/notizie-di-terni-terni-clinica-privata-melasecche-sono-fiducioso-anche-se-le-difficolta-non-mancano-vedremo-in-conferenza-dei-servizi-cosa-dira-lassessorato-alla-sanita/) nel corso della quale ha parlato del progetto stadio- clinica e dell’evoluzione che sta prendendo l’iter autorizzativo.
Tra le altre cose l’assessore regionale ha affermato che ” in questi due anni di pandemia molti ternani sono stati costretti ad andare a Perugia a farsi operare in cliniche private cui la regione ha riconosciuto 34 milioni di euro per il 2021 per i posti convenzionati. Io credo che ci sia un principio generale di equità e c’è un principio chiarissimo normativo di prossimità perché non è possibile che una intera provincia abbia 5 cliniche e una intera provincia, per ragioni politiche che sappiamo, sia stata totalmente esclusa”.
Nel corso della lunga intervista, poi, Melasecche ribadisce il concetto che al momento non viene richiesto l’accreditamento ma la disponibilità a concederlo se ci saranno le condizioni previste dalla legge e se la struttura di Bandecchi avrà i livelli qualitativi esposti nel progetto. Insomma Melasecche fa capire che ad esser premiate devono essere quelle strutture che garantiscono un elevato livello di qualità oltre che garantire una razionalizzazione del numero nel territorio per una questione di equità di trattamento. Dalle parole dell’assessore regionale, poi, si intuisce anche che qualche problematica potrebbe insorgere dall’assessorato alla sanità.
“Vedremo in sede di conferenza dei servizi, decisoria, cosa verrà a dire. Io sono tranquillo e sereno, controllo che tutto avvenga nella massima regolarità, poi ognuno si assumerà le sue responsabilità”.
Senza dimenticare, aggiungiamo noi, che al fianco del progetto ci sono ben 18.000 firme di cittadini ternani. E non sono poche!