Fino a pochi anni fa la classe arbitrale italiana era un vero e proprio vanto per la federazione, ora, invece, siamo al livello più basso che si possa immaginare. Sicuramente chi ha guidato l’associazione negli ultimi tredici anni ha determinato la “distruzione” del valore tecnico degli arbitri in Italia. E non solo! Ora bisogna ricostruire da zero e non è affatto facile.
La direzione di Francesco Meraviglia al Liberati ha lasciato tutti, come al solito, molto perplessi. Una gestione disciplinare e tecnica discutibile, una direzione poco serena ci è sembrata. Anche la personalità è apparsa carente: consentire ad una squadra una condotta palesemente ostruzionistica non è da un arbitro di prestigio. Per onestà intellettuale, il rigore del Monza c’era e con i parametri attuali non è possibile contestare questa decisione. Dieci anni fa per un episodio del genere l’ arbitro si faceva una risata… Difficile, poi, condividere l’atteggiamento di Meraviglia nell’ ammonire a senso unico; Carlos Augusto due volte e Barberis hanno effettuato interventi da dietro sia su Partipilo che su Pettinari e Mazzitelli una volta ha interrotto una ripartenza di Defendi ma nessun cartellino giallo è stato estratto dal fischietto toscano. Atteggiamento diverso, invece, verso i rossoverdi che di ammonizioni ne hanno rimediate quattro.
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