Lecce-Ternana, le pagelle


IANNARILLI 6,5
 Nessuna responsabilità sui 3 gol subiti e un paio di tempestive “uscite basse” su Olivieri (sul finire del primo tempo e in avvio di ripresa). Un solo “mezzo errore” (uscita alta tardiva) peraltro ininfluente (gol di testa di Di Mariano annullato per off side dell’ex veneziano). Efficace anche la parata (con pallone deviato oltre la traversa) su punizione dal limite del sovra-citato Di Mariano a 10 minuti dalla fine del match. 
DIAKITE’ 6,5 Corsa, coraggio, intraprendenza e attenzione tattica le armi che gli consentono di limitare un esterno pericoloso come Di Mariano, vincendo nettamente il duello. Davvero niente male per il terzino franco-maliano, all’esordio nello schieramento iniziale in B e alla terza presenza nel torneo cadetto (dopo gli spezzoni collezionati contro Alessandria e Cittadella). Con i decimali sarebbe da 6,8. Promosso co-titolare, anche perché evidenzia notevoli margini di miglioramento.34’ s.t. ghiringhelli 6 subentra con la necessaria concentrazione, presidiando senza sbavature la corsia destra durante il convulso finale di gara. 
BOBEN 5 Un voto in meno per il goffo autogol e per il cartellino “giallo ocra” rimediato per un brutto fallo su Di Mariano (col quale rischia di lasciare la squadra in inferiorità numerica). Per il resto se la cava dignitosamente, ma gli episodi menzionati pesano inevitabilmente su voto e giudizio. 
KONTEK 5,5 Sfiora la sufficienza senza raggiungerla per il contrasto perso con Majer in occasione della prima rete avversaria, quella del momentaneo 1-1. Però nella circostanza viene tratto in inganno dalla fortuita deviazione di Proietti, che nel tentativo di intercettare il passaggio filtrante di Bjorkengren onde porre rimedio al grossolano errore commesso un paio di secondi prima modifica involontariamente la traiettoria. Per il resto prestazione dignitosa, con la consueta disinvoltura nel giro-palla. Quanto all’autogol di Boben ha una sola veniale responsabilità, quella di voltarsi sul tiro dal limite di Strefezza (e guarda caso la palla gli carambola sulla schiena).

MARTELLA 5,5 Sufficiente fino a metà ripresa, ma poi non riesce ad opporsi al cross da cui scaturisce la terza rete del Lecce (si gira deviandolo con la schiena) e perde banalmente un pallone sul lato corto dell’area (il successivo tiro di Hjulmand sfiora il palo destro). Inoltre perde di vista Strefezza sul secondo gol dei padroni di casa. Concreta attenuante, viene sorpreso dal clamoroso sbaglio di Koutsopias, con cambio-gioco intercettato (e poi trasformato in assist da Majer per l’attaccante brasiliano). 
PROIETTI 5,5 Sul primo gol avversario, un minuto dopo il momentaneo vantaggio siglato da Fallerri, sbaglia tutto, vedi stop approssimativo, pallone perso e tentativo tanto generoso quando dannoso di porre rimedio deviando involontariamente il passaggio di Bjorkengren per Majer (tanto da vanificare la chiusura peraltro “poco decisa” di Kontek). Ha il merito di non lasciarsi condizionare sul piano psicologico e come di consueto evidenzia corsa, dinamismo e senso tattico, ma in fase di impostazione si limita al “compitino”.26’ s.t. agazzi 6 subentra discretamente, provando a razionalizzare la manovra accanto a Paghera e Salzano, però nel finale  viene sovrastato dai centrocampisti giallorossi, per cui arpiona a fatica una sufficienza risicata. 
KOUTSOUPIAS 5,5 Corre, rincorre, pressa, affonda. Sarebbe da ampia sufficienza ma paga dazio allo sbaglio “da matita rossa” commesso in occasione del raddoppio leccese (cambio gioco in orizzontale intercettato). Avrebbe voluto servire sulla sinistra Capone ma sbaglia completamente la misura del lancio, spianando la strada al lancio di Majer per Strefezza, che segna con un destro chirurgico nell’angolino basso alla destra di Iannarilli. Tuttavia lascia intravedere buone potenzialità sul piano dinamico e discreto tasso tecnico e quindi si candida per una presenza costante in mediana nel prosieguo del campionato.26’ s.t. paghera 6 Subentra come di consueto con la giusta dose di intraprendenza e di dinamismo, ma al novantesimo innesca una pericolosa ripartenza avversaria con un improvvido retropassaggio, pertanto strappa una sufficienza striminzita. 
PARTIPILO 7,5 Un gol splendido (quarto stagionale) e un assist (nono in campionato). Numeri impressionanti per un giocatore agli esordi in B (tranne uno spezzone di gara nel Bari di mister Torrente contro il Novara, dicembre 2012) e con 12 gare disputate in questo torneo (dopo il forfait obbligato contro Brescia e Reggina a fine agosto per la frattura della clavicola subita a metà luglio nell’infausta amichevole di Trigoria contro la Roma). Esulta mimando il galletto barese in una gara che per lui rappresenta una sorta di derby personale. E impreziosisce la propria prestazione, da migliore in campo, con una doppia conclusione respinta da Gabriel e con continui (e proficui) ripiegamenti in fase di non possesso. Pronto per questa categoria? Probabilmente pronto per quella superiore. 
FALLETTI 7 Una rete di pregevole fattura per sbloccare il risultato (diagonale di destro su cross basso di Partipilo) e alcune iniziative irresistibili palla al piede. Ma anche qualche prolungata pausa, per cui forse “al microscopio” sarebbe da 6,8. Tuttavia quando sale al proscenio illumina la scena. E arretra con grande generosità a centrocampo durante il convulso forcing finale dei padroni di casa. 
CAPONE 5,5 Pochi spunti significativi, poche iniziative palla al piede, nessun errore particolare ma prova complessivamente sotto tono alla prima partita come titolare dopo 6 spezzoni. Inevitabile la sostituzione a metà ripresa.20’ s.t. pettinari 6 lotta come un leone e si procura 3 punizioni (tutte per falli ad opera di Meccariello, ammonito nella terza circostanza) fondamentali per far rifiatare la squadra di fronte agli ultimi assalti leccesi. 
DONNARUMMA 6,5 Segna una rete solo in apparenza banale. In realtà si tratta di un gol da bomber di razza, capace di avventarsi come un rapace sul portiere avversario inducendolo all’errore su un avventato retropassaggio. Tu chiamalo se vuoi istinto da goleador.34’ s.t. salzano 6 subentra piazzandosi come play-maker centrale tra Agazzi e Paghera, poi si sposta sulla sinistra svolgendo diligentemente il proprio compito, anche se procura con un fallo evitabile una punizione dalla distanza calciata da Di Mariano e sventata in angolo da Iannarilli.

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