L’AVVERSARIO DI TURNO, IL BRESCIA
Identiche ambizioni (promozione diretta) da coltivare con una guida tecnica diversa e con una rosa rinnovata per oltre un terzo rispetto alla scorsa stagione. Dopo la delusione subita a maggio, con l’eliminazione nei play off legata alla sconfitta di Cittadella, il Brescia riparte con l’obiettivo minimo dei play off, ma si affida ad un altro allenatore (dallo spagnolo Josep Clotet Ruiz, approdato alla Spal, al piacentino Filippo Inzaghi, reduce dalla retrocessione in B rimediata a Benevento) e a molti volti nuovi nel parco-giocatori. Difficile per adesso valutare compiutamente le strategie di mercato adottate dal presidente Massimo Cellino e dal diesse Christian Botturi.
Perché tra acquisti di qualità e cessioni “pesanti” il borsino è ancora da definire. E perché siamo di fronte ad un cantiere aperto, con giocatori importanti appena arrivati (su tutti Rodrigo Palacio) o in arrivo e con altri di pari valore (Dimitri Bisoli e Nikolas Spalek) in lista di sbarco. Al momento via il secondo portiere Lorenzo Andrenacci (portato al Genoa dal diesse Francesco Marroccu) e l’ex rossoverde Antonino Ragusa (rientrato al Verona Hellas per fine prestito). E via soprattutto un tris di pezzi pregiati composto dal terzino sinistro Bruno Martella e dal centravanti Alfredo Donnarumma (entrambi ingaggiati dalla Ternana) e dal trequartista islandese Birkir Bjarnason (approdato al Demirspor Adana). Di contro il centrocampista polacco Filip Jagiello (1997) torna alla base con la formula del prestito condizionato ad un mese e mezzo (?) dalla cessione al Genoa.
Confermati parecchi titolari della scorsa stagione, dal portiere finlandese Jesse Perra Joronen (1993) ai difensori centrali Andrea Cistana (1997) e Massimiliano Mangraviti (Under, classe 1998), dal terzino destro ceko Ales Mateju (1996) al regista olandese Tom Van de Looi (Under, classe 1999), dal mediano albanese Emanuele Ndoj (1996) al bomber francese di origine beninese Florian Aye (1997). Ancora in rosa, ma potrebbe partire nei prossimi giorni, anche il centrocampista Dimitri Bisoli (1994) e il rifinitore croato Nikolas Spalek (1997). E ovviamente le loro eventuali cessioni rappresenterebbero un segno negativo nel mercato biancoazzurro.
In bilico anche un paio di giovani rincalzi del pacchetto arretrato come Alessandro Semprini (Under, classe 1998) e Andrea Papetti (Under, classe 2002) mentre dovrebbero restare il terzino destro croato-australiano Fran Karacic (1996), il marcatore centrale venezuelano Jhon Carlos Chancellor Cedeno (1992), il laterale mancino croato Marko Pajac (1993), il mediano polacco Jakub Jan Labojco (1997), il fantasista finlandese Simon Ivar Alexander Skrabb (1995) e il tornante destro Andrea Ghezzi (Under, classe 2001, cresciuto nel vivaio locale al pari dei sovra-citati Alessandro Semprini, Massimiliano Mangraviti e Andrea Papetti). Nella folta rosa bianco-azzurra (29 elementi) trovano posto finora 10 volti nuovi (e dovrebbero arrivarne altri 2-3). Si tratta del portiere svedese Oscar Linnér (1997, dall’Arminia Bielefeld), dell’estremo difensore Simone Perilli (1995, dal Pisa), del terzino sinistro Mattia Capoferri (Under, classe 2001, dal Lecco), dei centrocampisti Lorenzo Andreoli (Under, classe 2001, dalla Pergolettese), Massimo Bertagnoli (Under, classe 1999, svincolato dal Chievo Verona) e Michele Cavion (1994, dall’Ascoli via Salernitana), del rifinitore franco-algerino Mehdi Léris (Under, classe 1998, dalla Samp), del trequartista corso Matteo Tramoni (Under, classe 2000, dal Cagliari), del fantasista Olzer (Under, classe 2001, scuola Milan) e del bomber argentino Rodrigo Palacio (39 anni compiuti a febbraio, 197 gol in carriera, ex Boca Juniors, Genoa, Inter e Bologna).