La crisi del calcio, sei società cancellate dal C.F.
Pesante il bilancio delle esclusioni dai rispettivi campionati per 6 società, una di B e le altre 5 di Lega Pro decretate dal Consiglio Federale. Del Chievo se ne era parlato abbondantemente delle problematiche esistenti ed anche nelle ultime ore la situazione appariva molto ma molto pericolosa. E, purtroppo, il verdetto non è stato favorevole alla società di Campedelli che, dopo, molti lustri deve abbandonare il calcio professionistico. Ricordiamo che nella primavera del 2001 aveva acquisito il diritto a disputare la serie A con una straordinaria promozione.
Le rimane una possibilità ovvero quello di invertire il verdetto davanti al Collegio di Garanzia del Coni ma le probabilità sembrano proprio minime. Nel caso di insuccesso in serie B al suo posto verrebbe riammesso il Cosenza di Guarascio.
Se ne è parlato di meno, invece, delle società escluse dalla Lega Pro ovvero Casertana, Paganese, Novara, Sambenedettese dell’ex presidente della Ternana, Roberto Renzi, e Carpi, sulla cui panchina, tra l’altro, era approdato Sebastiano Siviglia, ex tecnico della Primavera della Ternana.
Anche per loro resta la possibilità di ribaltare il verdetto davanti al Collegio di Garanzia del Coni che dovrebbe pronunciarsi il 27 luglio, data che potrebbe essere anticipata al 24 luglio. Un colpo duro sicuramente per delle piazze anche importanti come quella di Caserta a cui i tifosi rossoverdi sono particolarmente affezionati e legati da rapporti di profonda amicizia.
E i vertici federali quale reazione potevano avere di fronte a questa situazione di estrema gravità? Naturalmente invocare la vecchia storia delle riforme dei campionati. Forse più che dirlo sarebbe il caso di passare ai fatti!!