Ternana, dieci Under nel mirino

Le normative circa gli organici previste dalla Lega di B (18 Over nati fino al 1997, poi 2 Bandiere con almeno 4 anni di militanza nel club e un numero illimitato di Under nati dopo il 1998) impongono scelte di mercato precise. Proprio in questa ottica la Ternana ha ben 10 Under nel mirino.

Alcuni di essi (Enrico Del Prato, Matteo Ruggeri, Jacopo Da Riva, Christian Capone e Jens Odgaard) vengono monitorati da settimane mentre gli altri (Alessandro Russo, Stefano Turati, Nicolò Casale, Pietro Beruatto e Simone Mazzocchi) rappresentano obiettivi nuovi.

A parte Nicolò Casale (febbraio 1998, marcatore centrale, ex Perugia, tornato all’Hellas Verona dopo la felice esperienza di Empoli culminata con la promozione in A), Pietro Beruatto (dicembre 1998, terzino sinistro, rientrato alla Juventus dopo un ottimo campionato col Vicenza) e Simone Mazzocchi (agosto 1998, attaccante, tornato al Sudtirol dopo la positiva esperienza con la Reggiana) gli altri sono tesserati con l’Atalanta e col Sassuolo.

I primi sono Enrico Del Prato (novembre 1999, difensore centrale, alle spalle 59 presenze e un gol tra Livorno e Reggina), Matteo Ruggeri (luglio 2002, terzino sinistro, nella scorsa stagione 8 partite in prima squadra tra campionato e Champions League), Jacopo Da Riva (ottobre 2000, centrocampista polivalente, ex Vicenza) e Christian Capone (aprile 1999, tornante destrorso, ex Perugia e Pescara con 77 partite e 8 reti all’attivo).

I secondi sono Alessandro Russo (marzo 2001, portiere, nella passata stagione 19 gare nella Virtus Entella), Stefano Turati (settembre 2001, portiere, nell’ultimo biennio 2 presenze e 35 panchine in casacca neroverde dopo un campionato nel Renate) e Jens Odgaard (marzo 1999, centravanti danese, ex Lingby, ex Heerenveen, ex Primavera dell’Inter, ex Sassuolo, ex Lugano e Pescara nello scorso torneo).

Ovviamente folta e agguerrita la concorrenza, ma è lecito prevedere che almeno 3-4 dei giocatori sovra-citati possano approdare in rossoverde, anche e soprattutto ai buoni rapporti del diesse Luca Leone con le dirigenze di Atalanta e Sassuolo.

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