TERAMO-TERNANA, LE PAGELLE

IANNARILLI 6 Si scrive 6, si legge 5,5. Con i decimali sarebbe da 5,7/5,8 e quindi arrotondiamo per eccesso fino ad una risicata sufficienza. Perché voti e giudizi sono (o dovrebbero essere…) “ad personam” e “ad agonem” (da agon-agonis, gara, competizione) e quindi non dovrebbero essere condizionati dal risultato finale o dalle precedenti prestazioni del giocatore in oggetto. Lecito dunque optare per valutazioni positive a fronte di vittorie sonanti o al contrario per valutazioni negative nel contesto di brutte sconfitte. In questo caso il portiere rossoverde (eroico contro il Bari sabato scorso, ma questo è un altro discorso…) arpiona a fatica un 6 “generoso”. Perché? Perché una parata “normale” nel primo tempo (su tiro dal limite) e una efficace uscita bassa nel secondo (peraltro a gioco fermo per off-side) controbilanciano il grave errore commesso in occasione della rete del momentaneo vantaggio avversario (goffa respinta centrale su tiro dal limite di Bombagi che agevola il colpo di testa vincente di Costa Ferreira). Nessuna responsabilità sulla rete di Santoro.

DEFENDI 6,5 Difende senza affanni e spinge quando può, in relazione al momento e allo sviluppo dell’azione. Rischia di causare un rigore con un tackle in scivolata su Santoro (ma a fine gare Costa Ferreira parla di intervento regolare). Corre fino all’ultimo secondo e quando è necessario “entra con decisione”, dimostrando di non essere condizionato dalla diffida. Nel finale concede a Mungo un tap-in volante che termina fuori.

KONTEK 7 Di gran lunga il migliore del pacchetto arretrato, però il mezzo errore commesso nell’azione della prima rete del Teramo (perde palla “in uscita” e sulla ripartenza avversaria Santoro pesca il jolly dalla lunga distanza) gli costa mezzo punto. Tempestivo in marcatura nel cuore del primo tempo (tris di anticipi secchi in area, di piede e di testa). Mai in difficoltà su Bombagi (al quale concede pochissimo). Impeccabile nel giro-palla e nella costruzione dal basso. Straordinario nel finale come mediano centrale nel 4-5-1 con cui le Fere terminano il match. 
FRASCATORE 6,5 Lucido, attento e concentrato, presidia senza alcuna sbavatura la corsia sinistra e supporta costantemente Furlan. Pregevoli un paio di giocate sullo stretto, ma forse dovrebbe “salire” con maggiore frequenza. 
DAMIAN 6,5 Dinamico e reattivo, pressa costantemente e prova a ricucire la manovra toccando molti palloni con un tasso di errore minimo. Però sul gol di Santoro si lascia sorprendere dalle finte del centrocampista biancorosso.12’ s.t. palumbo 7 subentra a Damian dopo un’ora, giostra accanto a Salzano e appare ispirato e propositivo, alternando verticalizzazioni e giocate sullo stretto e chiamando in causa Lewandowski con una bordata dalla lunga distanza. 

SALZANO 6 Mezzo voto di meno per il pallone perso (contrasto con Arrigoni su passaggio di Defendi) in occasione del raddoppio dei padroni di casa. Nel primo tempo cerca di alimentare la manovra giocando di prima ma “sul corto”, nel secondo cresce e supporta al meglio Palumbo. 

PARTIPILO 7 Sotto tono nella prima frazione, in crescita verticale nella seconda, fino al gol meraviglioso (quattordicesimo stagionale) del momentaneo 2-2. Discontinuo? Sì, forse, anzi spesso, ma se non lo fosse con i suoi mezzi tecnici sarebbe stabilmente in A. E quando “si accende” appare immarcabile.19’ s.t. peralta 7 con un minutaggio maggiore sarebbe il migliore accanto a Falletti perché fa letteralmente impazzire i difensori del Teramo e sul secondo gol del compagno di reparto (il quarto delle Fere) si inventa una giocata da ammirare ad occhi spalancati (controllo volante, brusca accelerazione e assist nel corridoio giusto).

FALLETTI 8 Primo tempo “normale” (con botta dal limite che sfiora la traversa), secondo tempo da marziano. Finte, dribbling, brusche accelerazioni e una doppietta da incorniciare (destro al volo dal limite e diagonale in corsa sul secondo palo). Sarebbe un lusso perfino in una B di vertice.33’ s.t. torromino 6 entra a risultato acquisito e lo fa col piglio giusto, abbassandosi come quinto di centrocampo a sinistra nel 4-5-1 col quale la Ternana termina il match. 
FURLAN 7 Voglioso, caparbio, determinato. Per tutti i 64 minuti in cui resta in campo e anche (e non a caso) nell’azione del gol con cui regala il nuovo vantaggio alle Fere. Subito dopo esce stremato.19’ s.t. boben 6,5 subentra per giostrare come “braccetto” destro della difesa a tre varata in corsa da mister Lucarelli e assolve il proprio compito agevolmente, senza alcuna sbavatura. 
FERRANTE 6,5 Torna titolare a 9 mesi dal grave infortunio rimediato al “San Nicola” (e dopo 10 spezzoni di gara). Si danna l’anima, ma riesce a liberarsi al tiro in una sola circostanza (pregevole controllo di sinistro e diagonale respinto dal portiere polacco del Teramo). Corre, lotta, sgomita e appare in netta crescita.12’ s.t. raicevic 6,5 entra con grande voglia e si rende utile, aggredendo gli spazi per “allungare” la difesa biancorossa e rinculando per dare una mano sulla trequarti

SUAGHER 6 Torna titolare e se la cava discretamente. Però alla metà del primo tempo rischia di subire un cartellino giallo con un paio di inutili interventi fallosi su Pinzauti (girato di spalle a centrocampo) e in avvio di ripresa viene anticipato di testa da Costa Ferreira (ma fare meglio sulla corta respinta di Iannarilli sarebbe stato davvero complicato). Nel fi