L’ANGOLO TATTICO DI TERNANA VS CASERTANA

Diego Peralta in una foto di Alberto MIRIMAO
di Alessandro Cavalli
Autentica “partita a scacchi” tra Cristiano Lucarelli e Federico Guidi. Nella prima mezz’ora prevale l’allenatore della Casertana, che toglie il fiato ai centrocampisti rossoverdi col pressing “alto” e asfissiante delle proprie mezze-ali, molto abili nel giocare alle spalle dei dirimpettai.
Nel finale della prima frazione e nella ripresa sale in cattedra il tecnico della Ternana, che “stringe” la propria linea mediana abbassando Partipilo e Furlan sulle corsie di competenze e passando dal 4-2-3-1 al 4-4-1-1 (con Falletti alle spalle di Raicevic) e al 4-4-2 (col trequartista uruguaiano accanto al centravanti montenegrino) salvo tornare nel finale al modulo di partenza (con Peralta a ridosso di Ferrante). Come sempre (o quasi) bene tutti i subentrati.
E bene nel complesso la squadra, anche se nei primi 25 minuti si concede troppo ad avversarsi tonici e motivati. Ennesimo gol subìto su palla inattiva, anche se questa volta la reta incassata dipende da un’uscita sbagliata di Iannarilli. A tratti spettacolare nella ripresa il fraseggio in velocità negli “spazi aperti”, che evidenzia tasso tecnico da categoria superiore in parecchi rossoverdi.
Incoraggianti in vista dell’ultimo terzo di stagione la crescita graduale di Ferrante e il ritorno in campo di Mammarella (nel finale) e di Laverone (dal primo minuto). Sugli scudi un Partipilo a tratti irrefrenabile, con 2 gol e 2 assist di rara bellezza. Ma il migliore nella fase peggiore della gara (ossia nella prima parte del primo tempo) è Palumbo, che resta negli spogliatoi dopo l’intervallo a causa di un’ammonizione probabilmente ingiusta.